«Se scoppia la guerra io torno nel mio Paese a difenderlo ed a dare un aiuto». Lo ha detto all’aeroporto di Fiumicino un cittadino ucraino che, da tanti anni, vive e lavora in Italia, tornato con la moglie e il bambino piccolo.
E un giovane italiano di origine siciliana rientrato: «Ora si avverte un po' la tensione: gli ucraini cercano di esorcizzare la paura, ma la situazione rischia di aggravarsi».
I racconti delle persone rientrate in Italia: le interviste dell'Ansa
Dopo il primo volo di ieri sera, altri italiani, comunque finora sempre pochissimi, e soprattutto in larghissima parte cittadini ucraini, che vivono e lavorano in Italia, sono arrivati questa mattina a Roma dall’Ucraina. Si tratta di un volo di linea da Leopoli, atterrato alle 12.30 all’aeroporto di Fiumicino. È il secondo volo giunto a Roma dopo l’invito lanciato dalla Farnesina ai connazionali a lasciare temporaneamente, in via precauzionale, l’Ucraina, con i mezzi commerciali disponibili, a causa delle preoccupazioni per una possibile escalation militare. Sempre al Leonardo da Vinci sono previsti oggi altri due voli dall’Ucraina, entrambi da Kiev.
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