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Inaugurato il primo ponte autostradale tra Russia e Cina

 Il primo ponte autostradale che collega Russia e Cina - le città di Blagoveshchensk e Heihe - è stato aperto al traffico, mentre Mosca guarda sempre più a Pechino dopo la rottura con l’Occidente per l’invasione dell’Ucraina.

Il primo ponte autostradale che collega Russia e Cina - le città di Blagoveshchensk e Heihe - è stato aperto al traffico, mentre Mosca guarda sempre più a Pechino dopo la rottura con l’Occidente per l’invasione dell’Ucraina.

La maggior parte dei lavori di costruzione del ponte Blagoveshchensk-Heihe sul fiume Amur è stata completata alla fine del 2019. Il trasporto tra le città di confine con stretti legami economici era fino a oggi effettuato da battelli fluviali, hovercraft e ponti galleggianti.
Nella cerimonia di apertura diversi camion merci hanno percorso il ponte lungo un chilometro mentre fuochi d’artificio bianchi, blu e rossi - con i colori della bandiera della Federazione - illuminavano il cielo. L’infrastruttura è costata in totale, secondo quanto riporta Interfax, 18,8 miliardi di rubli (318 milioni di dollari), di cui la maggior parte investiti nel tratto russo.

 Il ministro dei Trasporti di Mosca, Vitaly Savelyev, ha affermato che l’apertura del ponte dovrebbe aumentare il commercio bilaterale di Russia e Cina a un milione di tonnellate di merci all’anno. Nel frattempo, le restrizioni cinesi legate al Covid-19 prevedono limiti al traffico passeggeri sul ponte Blagoveshchensk-Heihe.

Dopo la revoca delle restrizioni anti-Covid, il ponte a pedaggio dovrebbe trasportare 630 camion merci, 164 autobus e 68 veicoli al giorno. Il governatore della regione dell’Amur, Vasily Orlov, ha affermato che il pedaggio per l’utilizzo del ponte sarà di 8.700 rubli (146 dollari) e che i costi di costruzione saranno recuperati in 20 anni, riporta il Moscow Times.
All’inizio di aprile, la Russia ha completato la costruzione della sua sezione del primo ponte ferroviario Russia-Cina, la cui apertura è prevista per agosto. Entrambi i progetti fanno parte dell’ambiziosa iniziativa cinese Belt and Road, che Pechino finanzia per promuovere il commercio eurasiatico.

Alcuni giorni prima dell’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping hanno annunciato una partnership «senza limiti» con piani per aumentare il commercio bilaterale a 250 miliardi di dollari entro il 2024.

 

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