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Ue: "Salvare vite in mare è dovere morale e legale". Mille persone in attesa di un porto sicuro

«Stiamo seguendo la situazione da vicino e, dalle informazioni che abbiamo, ci sono tre navi con circa mille persone a bordo e che hanno chiesto uno sbarco sicuro. La Commissione non è coinvolta nelle operazioni di salvataggio in mare nè nella definizione del luogo di sbarco. Tuttavia, ricordiamo che salvare vite in mare è un dovere morale e un obbligo legale di diritto internazionale degli Stati membri indipendentemente dalle circostanze».

Lo ha dichiarato Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sulle tre navi di ong che hanno chiesto l’accesso ai porti italiani per lo sbarco di migranti salvati nel mar Mediterraneo. «E' stato siglato un accordo di solidarietà, che rappresenta un passo avanti importante anche per l’italia. Gli Stati membri si sono impegnati a mettere in atto un meccanismo di solidarietà volontario, semplice e prevedibile», ha aggiunto. «I primi ricollocamenti hanno avuto luogo dall’Italia ad agosto e ottobre di quest’anno. Si tratta di 38 in Francia e 74 in Germania», ha spiegato.

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