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Russia: "Non rinunciamo ai territori ucraini annessi". Nuovo attacco missilistico su Dnipro

La Russia non intende rinunciare ai territori in Ucraina recentemente annessi al suo territorio. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov in un’intervista televisiva ripresa dall’agenzia Tass. "Siamo incrollabili nella nostra posizione che prevede certamente la nostra integrità territoriale con tutti i territori ammessi recentemente», ha detto Ryabkov.

Gli obiettivi della Russia in Ucraina «possono essere raggiunti sia attraverso negoziati che attraverso l’operazione militare speciale». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass. «I nostri obiettivi sono stati comunicati in dettaglio alla parte ucraina durante i colloqui di marzo e gli ucraini li conoscono bene», ha spiegato Peskov. Inoltre, ha continuato il portavoce del Cremlino, i negoziatori di entrambe le delegazioni a Istanbul a marzo hanno concordato un testo di un documento, «quindi la nostra posizione e quella del nostro presidente qui sono totalmente comprese e conosciute». Tuttavia, Kiev ha codificato l’impossibilità di proseguire i negoziati con la parte russa, ha concluso Peskov.

E' di 14 feriti il bilancio dell'attacco russo su Dnipro

E’ di 14 il numero dei civili rimasti feriti a seguito dell’attacco missilistico russo sulla città di Dnipro nell’Ucraina orientale. Lo ha riferito su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform, il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko. «Si contano già 14 feriti come risultato dell’attacco russo su Dnipro. Tra loro una ragazza di 15 anni. Sono ricoverati negli ospedali cittadini» ha scritto.
Il precedente bilancio riferiva di cinque feriti. I missili russi hanno colpito due distretti della città e un missile si è abbattuto su un impianto industriale, provocando un vasto incendio nonchè il danneggiamento di edifici circostanti.

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