Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mosca: "Osserviamo la tregua nonostante le violazioni di Kiev". Oggi in Ucraina il Natale ortodosso

La Russia continue a osservare la tregua per il Natale ortodosso in Ucraina, malgrado «gli attacchi» da parte di Kiev in violazione di essa, secondo quanto afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. Secondo il portavoce della Difesa, Igor Konashenkov "l'insieme delle truppe russe nell’area dell’operazione speciale (così Mosca chiama l’invasione ucraina, ndr) dalle 12:00 del 6 gennaio osserva il cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto», mentre «il regime di Kiev ha continuato a bombardare gli insediamenti e le posizioni russe il giorno precedente», scrive la Tass.

In Ucraina si celebra oggi il primo Natale ortodosso dall’invasione russa. Il metropolita Epifanio, capo della Chiesa ortodossa autocefala dell’Ucriana, ha celebrato una funzione natalizia nella cattedrale della Santa Dormizione a Kiev. Altre messe si svolgeranno in tutta l’Ucraina. Il 7 gennaio è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse che seguono ancora il calendario giuliano. Alcuni ortodossi hanno comunque preferito adattarsi al nuovo calendario introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII: in Grecia, ad esempio, il Natale coincide con quello cattolico. Ma non è il caso per la Chiesa ortossa ucraina.
Anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha assistito - assolutamente solo - alla cerimonia ortodossa nella Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino, a Mosca. Negli anni passati il leader russo aveva invece partecipato alle celebrazioni in chiese che si trovavano in altre regioni della Federazione.

Il cessate il fuoco proclamato unilateralmente dalla Russia in occasione del Natale ortodosso non ha fermato i combattimenti in Ucraina, che secondo l’intelligence del ministero della Difesa britannico sono proseguiti come da routine. In particolare, spiega l’ultimo bollettino da Londra, nell’area contesa attorno alla città di Kremina, nella regione di Lugansk a Est, la battaglia continua nel bosco a occidente della città.
«Poichè i boschi di conifere forniscono una certa copertura dall’osservazione aerea anche in inverno, è molto probabile che entrambe le parti abbiano difficoltà a regolare con precisione il fuoco dell’artiglieria». Secondo gli analisti di Londra, i comandanti militari russi considerano la pressione intorno a Kremina come «una minaccia al fianco destro del loro settore Bakhmut, fondamentale per consentire qualsiasi futura avanzata nel resto dell’Oblast’di Donetsk».

Caricamento commenti

Commenta la notizia