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Innalzamento mari, quasi un miliardo di persone a rischio

L’innalzamento dei livelli dei mari è una minaccia per i Paesi in cui sono presenti città costiere, soprattutto per l’Asia. L’allarme è stato lanciato in un rapporto appena pubblicato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), in cui si ricorda che i centri abitati più popolosi si trovano in Asia: Mumbai, Shanghai, Dhaka, Bangkok e Jakarta sono particolarmente a rischio, seguite poi da Maputo, Lagos, il Cairo, Londra, Copenhagen, New York, Los Angeles, Buenos Aires e Santiago.
Almeno 900 milioni di persone che vivono in aree costiere in tutto il mondo subiranno l’impatto dell’innalzamento dei mari, mentre gli abitanti dei piccoli Stati del Pacifico come le Figi, Vanuatu e le Isole Salomone, già sommerse in parte e senza avere la disponibilità economica per contrastare da sole i cambiamenti climatici, si stanno già trasferendo altrove, ha sottolineato in questi giorni il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres rivolgendosi al Consiglio di sicurezza.
«Se le temperature aumentano di 2 gradi centigradi, l’innalzamento del livello dei mari potrebbe raddoppiare», èp stato il suo avvertimento.

Ma il problema dell’innalzamento delle acque non si limita a sommergere le costruzioni cittadine: a Mumbai, dove l’80% della città potrebbe finire sott'acqua entro il 2050, è compromessa anche la sicurezza alimentare perchè l’aumento della salinità ha ridotto la produzione ittica.
Anche le coste cinesi sono minacciate, e in particolare le città di Tianjin, Shanghai e Guangzhou. Un rapporto dell’anno scorso metteva in luce che nel 2021 il livello dei mari si era alzato di 84 centimetri rispetto alla media registrata tra il 1984 e il 2011, con un aumento annuo di 3,4 millimetri, un dato superiore alla media globale. Shanghai ha cominciato a esaminare la possibilità di costruire canali di drenaggio e barriere contro l’innalzamento delle maree, ma secondo gli esperti climatici la combinazione di innalzamento delle acque unita all’incremento delle temperature aumenterà anche la frequenza e l’intensità delle mareggiate e delle precipitazioni, danneggiando le coste cinesi in maniera più intensa rispetto all’inondazione diretta.

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