Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'ambasciatore russo sull'uranio all'Ucraina, "Mondo verso l'Armageddon nucleare"

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, accusa i Paesi occidentali, con la guida degli Usa, di voler portare l’umanità «su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più chiaramente l’Armageddon nucleare». Secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass, Antonov ha sottolineato le conseguenze negative dell’uso di munizioni con uranio impoverito commentando le dichiarazioni di funzionari Usa che hanno ridimensionato la loro pericolosità. «E' davvero difficile commentare questo tipo di assurdità. I funzionari americani hanno toccato un altro fondo con le loro dichiarazioni irresponsabili. Un flusso ininterrotto di armi mortali sta arrivando in Ucraina, con l’aiuto del quale civili, aree residenziali, scuole, ospedali, asili possono essere distrutti», ha sottolineato Antonov, secondo quanto riferisce il servizio stampa dell’ambasciata a Washington. «Ma neanche questo basta - ha aggiunto - ora l’Occidente vuole fornire ai nazisti di Kiev proiettili con uranio impoverito».

Medvedev, l'arresto di Putin equivarrebbe a dichiarazione di guerra

Un arresto del presidente russo all’estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale (Cpi) diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass. «Immaginiamo - ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì - ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all’ufficio del Cancelliere e così via». Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: «Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?», ha concluso.

Caricamento commenti

Commenta la notizia