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Guerra in Ucraina, sono 45 i morti per l’attacco alla diga di Kakhovka. Il NYT: "Sono stati i russi"

Secondo il quotidiano americano, «Le prove suggeriscono chiaramente che la diga è stata danneggiata da un’esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia»

La diga Krakovska è stata distrutta dai russi. Lo afferma il New York Times parlando di «un lavoro fatto dall’interno». «Le prove suggeriscono che l’abbia fatta saltare in aria la Russia», sostiene il quotidiano americano, che ha interpellato ingegneri ed esperti di esplosivi, sostenendo di aver trovato prove secondo le quali a distruggere la struttura è stata una carica esplosiva posizionata in un passaggio che attraversa la base in cemento della diga. «Le prove suggeriscono chiaramente che la diga è stata danneggiata da un’esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia», ha affermato il quotidiano. Una tesi sostenuta anche da esperti legali internazionali che assistono Kiev nelle indagini e che nelle conclusioni preliminari hanno definito «altamente probabile» che il crollo sia stato causato da esplosivi piazzati dai russi.

Per la CNN, il bilancio del crollo è ora di almeno 45 persone, dopo che le autorità di entrambe le parti hanno fornito aggiornamenti. Sarebbero il risultato della somma delle 16 persone scomparse annunciate dalle autorità ucraine e dei 29 morti dichiarati dalle autorità filorusse. L’Ucraina, inoltre, sostiene che ci sono anche 31 persone disperse a causa dell’inondazione, e che 3.614 persone sono state evacuate dalle aree allagate «tra cui 474 bambini e 80 persone a mobilità ridotta».

E intanto 6 insediamenti sono ancora sott'acqua nella regione di Kherson dopo l’attacco russo alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo riferisce su Telegram Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, secondo Ukrinform. «Il livello medio dell’acqua era di 1,1 metri alle 21 (del 17 giugno). Sei insediamenti sono allagati sulla riva destra (del fiume Dnipro), vale a dire Kherson, Bilozerka, Dniprovske, Novohradnieve e Blahodativka. Ben 1.274 le case rimangono sott'acqua in quella zona», ha scritto.

Prokudin ha anche riferito che gli artificieri hanno esaminato quasi 310 ettari di territorio, scoprendo quattro oggetti esplosivi, neutralizzati sul posto. E ieri i soccorritori hanno pompato più di 24.000 tonnellate di acqua da 82 edifici residenziali nella regione.

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