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Continua l'inferno a Rodi, due villaggi evacuati. L'appello di un italiano: "Abbiamo bisogno di altri voli"

Un paese è in guerra contro gli incendi. La Commissione europea ha schierato tramite il meccanismo di protezione civile Ue oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei antincendio da Italia, Francia, Bulgaria, Croazia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia

Ha ripreso vigore l’incendio nell’isola di Rodi, in particolare nei pressi dell’insediamento di Asklipieio in direzione Sud. Lo riporta il media Kathimerini. "Le case stanno bruciando», ha detto alla tv Ert il consigliere comunale Dimitris Zannetoulis, sottolineando, «consegneremo ai nostri figli la terra bruciata».

«Siamo in guerra contro gli incendi, ma nessuna vita è andata persa. Ricostruiremo ciò che abbiamo perso e risarciremo chi è stato ferito», ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante il suo intervento di oggi in Parlamento, riferisce la tv Ert. «Questa estate ci viene incontro con ondate di caldo inesorabili, venti forti. Nelle prossime settimane «dovremo essere in costante allerta. Il cambiamento climatico richiede un cambiamento culturale per tutti. Nessuno può dire che lo Stato sia assente. Al contrario, è presente», ha affermato mentre gli incendi continuano a devastare le isole di Rodi, Corfù e Evia.

L’evacuazione dei villaggi di Malona e Massari, nell’isola di Rodi è stata annunciata dal Ministero della Crisi Climatica e della Protezione Civile, di fronte alla ripresa del fuoco nei pressi dei due villaggi. Lo riporta il sito di Kathimerini. Agli abitanti dei due insediamenti si consiglia di dirigersi verso il villaggio di Archangelos. Intanto nel sud dell’isola i vigili del fuoco stanno lottando per evitare che il fuoco entri nei villaggi di Gennadi e Vati.

La Commissione europea ha schierato tramite il meccanismo di protezione civile Ue oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei antincendio da Italia, Francia, Bulgaria, Croazia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia «per sostenere i servizi d’emergenza» della Grecia impegnati a fronteggiare gli incendi che imperversano nelle isole di Rodi e Corfù, in Attica e nel Peloponneso. E’ il bilancio aggiornato del personale e dei mezzi inviati ad Atene diffuso dall’esecutivo Ue.

«Abbiamo bisogno di una mano, l'incendio si sta allargando rapidamente verso Nord. Facciamo un appello alle autorità italiane: servono altri voli, in settimana sono pochi e non si trovano i biglietti». Così il giornalista di Radio Popolare, Massimo Alberti, che si trova in vacanza a Rodi, l’isola greca in fiamme. «Il fuoco potrebbe avvicinarsi ai centri abitati, la situazione inizia a non essere più così serena per molte migliaia di connazionali. Potrebbe peggiorare», conclude.

Oggi l’aeroporto di Rodi sembrava un accampamento improvvisato, mentre gli incendi imperversavano su parte dell’isola greca, con i lavoratori stagionali che riposavano sui teli da spiaggia e le sedie occupate dai turisti ancora in costume da bagno. Nella sala partenze dell’aeroporto internazionale, molti viaggiatori, in attesa di tornare a casa, spiegano come sono stati evacuati dai loro alberghi o dalle loro case di vacanza in riva al Mar Egeo «in condizioni da incubo». Con 2,5 milioni di visitatori nel 2022, Rodi è una delle principali destinazioni del Paese. Sabato e domenica, circa 30.000 persone sono state evacuate per precauzione contro l’avanzata delle fiamme, in quella che secondo i vigili del fuoco è stata la più grande operazione di evacuazione del Paese

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