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Neosposi sulla nave di Emergency, torta a bordo: il "viaggio di nozze" della speranza

Una torta nuziale per sollevare l'umore dei migranti a bordo, provati da diversi giorni di mare grosso, e regalare così un festeggiamento improvvisato a una coppia di giovani sposi. È accaduto sulla nave Life support di Emergency, attraccata al porto di Ravenna poco prima delle 15, con 28 persone, quasi tutti siriani, salvate in acque internazionali mentre stavano attraversando il Mediterraneo su un gommone sovraccarico e con il motore in avaria.

Sono stati alcuni operatori di Emergency ad avere l’idea della torta per celebrare le recenti nozze di due migranti (lui di circa 30 anni, di lei non è stata riferita l’età), entrambi di Damasco. Per loro il viaggio di nozze è un viaggio di speranza verso un futuro altrove. Si sono sposati a fine maggio e circa un mese dopo hanno intrapreso il viaggio per l’Europa, grazie ai soldi regalati in occasione del matrimonio.

Come riportano alcuni membri dell’equipaggio che hanno raccolto la loro testimonianza, hanno viaggiato in auto, passando dal Libano, poi l’Egitto, fino all’ingresso in Libia, dove sono rimasti per circa un mese.

Sei giorni fa sono partiti sull'imbarcazione di circa sei metri da Misurata, fino all’intervento di Life support. «A bordo, ci sono state molte difficoltà legate al meteo e alla lunga navigazione nell’Adriatico - spiegano dall’equipaggio - ci sono stati momenti con onde molto alte, un viaggio intenso e per risollevare un pò il morale delle persone abbiamo preparato la torta nuziale condivisa con tutti».

Ora il sogno è arrivare in Germania, per ricongiungersi ai genitori di lui, che vivono lì da tempo. «Lei è appassionata di illustrazione e vorrebbe continuare in questo ambito, il marito vorrebbe terminare gli studi di medicina - fa sapere un membro dell’equipaggio - Quando sono sbarcati stavano bene; si sono dati forza nei momenti più difficili in particolare quando il gommone è rimasto fermo in mezzo al Mediterraneo, al buio. Oggi erano sollevati per essere arrivati in Italia, speranzosi di poter raggiungere i familiari in Germania. Ma cosa succederà dopo è per loro una grande incognita; continua un capitolo di incertezza».

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