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Hamas e Israele, un rosario di crimini di guerra: l'inchiesta aperta dalla Corte Internazionale e i possibili sviluppi

Del massacro in atto, Hamas e Israele, sono egualmente colpevoli? Nel conflitto in corso, entrambi, stanno violando le norme del diritto internazionale? C'è qualcuno che lo sta facendo di più?

epa10923252 Israeli troops in Armoured Personnel Carriers patrolling along the Israel-Gaza border 18 October 2023. Israel has warned all citizens of the Gaza Strip to move to the south ahead of an expected invasion. More than 2,750 Palestinians and 1,300 Israelis have been killed according to the IDF and Palestinian health ministry, after Hamas militants launched an attack against Israel from the Gaza Strip on 07 October. EPA/HANNIBAL HANSCHKE

Il messinese Marco Longobardo, professore straordinario di Diritto Internazionale all'Università di Westminster, non poteva immaginare che il suo libro "The Use of Force in Occupied Territory", vincitore del premio Reuter nel 2022, sarebbe diventato così attuale.
Ma la situazione tra Russia e Ucraina prima e il conflitto tra Hamas e Israele oggi, hanno reso il testo un vero e proprio “manuale” sulle modalità di gestione del diritto nei conflitti armati e in particolare sul quadro giuridico applicabile in un contesto di occupazione territoriale. Su come la legge, insomma, possa e debba intervenire e fare giustizia per i crimini generati dalla guerra.
Che, oggi più che mai, non sono solo crimini di guerra, ma anche contro l'umanità.

In questo senso, del massacro in atto, Hamas e Israele, sono egualmente colpevoli e nel conflitto in corso, entrambi, stanno violando le norme del diritto internazionale? C'è qualcuno che lo sta facendo di più?

Non si possono né si debbono fare classifiche di questo tipo. L'attacco di Hamas ai civili israeliani, con le conseguenti uccisioni e rapimenti, viola senza dubbio il diritto internazionale umanitario (chiamato, una volta, diritto dei conflitti armati). La reazione israeliana, che non lascia effettive possibilità ai civili di Gaza di salvarsi ma sembra punire la popolazione della Striscia di Gaza collettivamente insieme ad Hamas, viola identicamente il diritto internazionale umanitario. Entrambe le condotte potrebbero configurarsi come crimini di guerra e, probabilmente, anche come crimini contro l'umanità. Il diritto internazionale non ammette la commissione di un crimine come risposta ad un altro crimine.

Beni primari come acqua ed elettricità usati come mezzi di guerra, si può?

No, non si può farlo legittimamente. Lo stretto controllo che Israele mantiene su Gaza fa sì che Israele sia responsabile per le forniture di cibo, acqua, energia e beni sanitari nella zona ai sensi del diritto internazionale umanitario. In ogni caso, l'uso della fame come strumento di guerra contro i civili è punito come crimine di guerra. Israele sostiene che il blocco di questi beni non è diretto contro i civili di Gaza ma soltanto contro Hamas, ma l'assenza di corridoi umanitari porta le Nazioni Unite e molte organizzazioni non governative che lottano per i diritti umani a dubitare di questa posizione.

Si tratta di un conflitto che minaccia anche altri territori. L'estensione degli scontri armati, gli attentati non sono in alcun modo “giustificabili”?

L'estensione del conflitto attraverso mezzi militari non è giustificabile né a sostegno di Israele né a sostegno della Palestina. Spetta invece alle Nazioni Unite e a tutti gli stati della comunità internazionale il dovere di adoperarsi attraverso mezzi pacifici affinché tutte le parti rispettino il diritto internazionale umanitario e affinché soccorsi umanitari giungano ai civili il prima possibile. Questo, ovviamente, riguarda sia pressioni e azioni volte a liberare gli ostaggi israeliani e a punire i miliziani di Hamas, sia azioni volte a indurre Israele a distinguere fra misure contro Hamas e misure contro civili palestinesi innocenti.

In che modo la diplomazia internazionale può arginare questo conflitto?

La cosa auspicabile, in questo momento, è un cessate il fuoco per favorire il rilascio degli ostaggi israeliani senza inasprire le già drammatiche condizioni di vita dei civili palestinesi. Le Nazioni Unite sono il forum ideale per intraprendere questa strada, ma purtroppo l'opposizione fra USA e Russia per la guerra in Ucraina ha portato a uno stallo nel Consiglio di Sicurezza che non ha trovato una posizione comune nella riunione del 16 ottobre.

Quale ruolo può avere la Corte Penale Internazionale?

La Corte Penale Internazionale ha affermato nel 2021 di avere giurisdizione sui crimini di guerra, contro l'umanità, e genocidio commessi da cittadini palestinesi in ogni angolo del globo (incluso Israele) e commessi da cittadini di altre nazioni (inclusi gli israeliani) sul territorio palestinese. Il Procuratore ha già aperto un'inchiesta nello stesso anno e pochi giorni fa ha ricordato che eventuali crimini internazionali commessi durante il brutale attacco di Hamas e la risposta di Israele rientrano della giurisdizione della Corte. Come detto sopra, è altamente probabile che crimini di guerra e contro l'umanità siano stati commessi o siano in corso da entrambe le parti.

Quali conseguenze potrebbe portare un intervento della Corte?

I tempi dell'azione del Procuratore non sono prevedibili, ma le conseguenze sì. Anche in questo l'azione l'attività della Corte potrebbe tradursi in un mandato d'arresto a carico di chi ha commesso i crimini sia in Palestina che in Israele, così come è successo a Vladimir Putin.

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