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Hamas rivendica l'attentato a Gerusalemme e invoca una escalation. Uccisi tre israeliani, una 24enne incinta tra le vittime

"Con una mano Hamas firma il cessate il fuoco, con l'altra manda i terroristi a uccidere gli ebrei a Gerusalemme", ha detto il ministro della Sicurezza. "Dobbiamo smettere di fare accordi con il diavolo e tornare immediatamente alla lotta, con rara forza"

Hamas rivendica in un comunicato l'attacco a Gerusalemme che ha ucciso tre israeliani. Le vittime sono state identificate come il rabbino Elimelech Wasserman, 73 anni, Hanna Ifergan, 67 anni, e Liviya Dickman, 24 anni. Wasserman era un giudice di un tribunale rabbinico. Hanna Ifergan era la preside di una scuola femminile, la giovane donna incinta una insegnante. Lo scrive Haaretz.

Ben Gvir, con l'attentato di oggi Hamas ha violato la tregua

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha affermato che la rivendicazione da parte di Hamas dell'attacco terroristico di oggi a Gerusalemme, in cui sono morti tre civili, significa che é stato violato il cessate il fuoco. "Con una mano Hamas firma il cessate il fuoco, con l'altra manda i terroristi a uccidere gli ebrei a Gerusalemme", ha detto il ministro citato da The Times of Israel. "Questo non è un cessate il fuoco, ma piuttosto una continuazione della concezione di contenimento degli attacchi terroristici e di concessione che ci ha portato all'uccisione di persone, che dà a Sinwar, leader di Hamas a Gaza, la speranza di poter uscire da questo conflitto prendendo il sopravvento", ha continuato, "dobbiamo smettere di fare accordi con il diavolo e tornare immediatamente alla lotta, con rara forza".

Hamas invoca un'escalation della resistenza contro Israele

Hamas invoca "un'escalation della resistenza" contro Israele nel comunicato con il quale rivendica la responsabilità dell'attentato a Gerusalemme. "Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell'occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin", si legge nella nota della fazione islamica palestinese.

Attacco vicino al Giordano, 'morto autista palestinese'

È morto il conducente palestinese dell'automobile che oggi al posto di blocco di Beqaot, nella valle del Giordano, ha travolto due militari israeliani, ferendoli. Lo ha appreso la agenzia di stampa palestinese Maan, da fonti mediche locali. In precedenza il portavoce militare aveva riferito che l'uomo era stato 'neutralizzato' dal fuoco dei militari. Alcuni media palestinesi lo identificano in Karem Bani Odeh, che risiedeva nella vicina località palestinese di Tubas, in Cisgiordania.

Auto travolge israeliani nella valle del Giordano, ci sono feriti

Un'automobile ha travolto alcuni israeliani nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano, ferendo alcuni israeliani. Lo riferiscono i media secondo cui potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, presumibilmente un palestinese, e' stato ''neutralizzato'', ha riferito la radio pubblica Kan. L'esercito e' accorso sul posto.

20enne beduina incinta accoltellata a morte a Lod

Una giovane di circa 20 anni in stato di gravidanza è stata uccisa questa mattina a coltellate nel quartiere Ramot Eshkol a Lod, nel centro di Israele, come riporta Ynet. La polizia ha avviato indagini e perquisizioni e poche ore dopo ha informato dell'arresto di due sospetti, il padre e il fratello della donna, che vivono nella diaspora beduina e a Lod. In un video si vede l'accoltellatore aggredire la giovane da dietro, mentre al suo fianco ci sono il figlio di 5 anni, altri bambini e una donna. Dall'ospedale Shamir-Assaf Harofeh i medici hanno dichiarato di aver lottato per la vita della giovane e del feto ma senza successo.

Fonte Egitto, a Rafah 10 ostaggi israeliani e 4 thailandesi

I dieci ostaggi israeliani e i quattro lavoratori thailandesi che avrebbero dovuto arrivare in Egitto ieri sera dalla Striscia di Gaza, sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa. Lo riferisce una fonte della sicurezza, precisando che ora verranno trasferiti dal valico di terra di Rafah al valico di Kerem Shalom, quindi, in aereo, in Israele. Il settimo giorno di tregua è già iniziato ed entrambe le parti stanno seguendo i protocolli dei giorni scorsi

Morto uno degli ostaggi rapiti al rave party, aveva 27 anni

La famiglia di Ofir Sarfati, rapito il 7 ottobre al rave party nel deserto del Negev, è stata informata che il 27enne portato a Gaza con ferite gravi, è morto. Lo riferisce Ynet. Ofir, studente di ingegneria elettronica, era al festival Nova con la sua ragazza Shovel e altri amici. Per 3 settimane il suo destino era rimasto sconosciuto, poi i parenti avevano saputo del rapimento. Alcuni video mostravano che era stato ferito gravemente ed era stato portato via dai terroristi. Oggi il comune di Kiryat Ata, dove viveva, ne ha annunciato la morte. Al rave party sono stati uccisi circa 364 giovani.

Israele, oggi Hamas rilascia 8 ostaggi tra donne e bambini

 Secondo fonti israeliane, l'elenco degli ostaggi che saranno rilasciati oggi comprende otto persone, probabilmente sei donne e due bambini. Lo riferiscono i media israeliani aggiungendo che saranno restituiti anche i corpi di tre rapiti. Gli sforzi per la continuazione del cessate il fuoco e il rilascio di altri ostaggi sono proseguiti per tutta la notte. Hamas ha inizialmente insistito per la consegna di cinque ostaggi vivi e tre corpi, tutti di donne e bambini. Una lista a cui Israele si è opposto perché contraria alla condizione concordata nell'accordo originale, secondo cui Hamas avrebbe rilasciato 10 ostaggi vivi ogni giorno.

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