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Terremoto di magnitudo 6.1 in Cina: almeno 113 morti. Taiwan offre aiuti a Pechino

Continua a salire il bilancio del terremoto di magnitudo 6.1  che ha colpito la Cina nord-occidentale: sono 127 i morti finora accertati mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie delle case crollate. I media statali hanno riferito che il sisma ha causato la morte di almeno 113 persone e il ferimento di oltre 530 nella provincia di Gansu. Altri 14 morti e 198 feriti sono stati registrati a Haidong, nella vicina provincia del Qinghai. Secondo l’emittente statale Cctv, il terremoto ha danneggiato più di 155 mila edifici.

Taiwan offre aiuti alla Cina, cordoglio per il sisma nel Gansu

La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha espresso le «più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari nel recente terremoto nel nordovest della Cina», avvenuta la notte scorsa provocando finora, vista la potente magnitudo di 6.2, circa130 vittime nelle province del Gansu e del Qinghai. «Preghiamo affinché tutte le persone colpite ricevano gli aiuti di cui hanno bisogno e speriamo in una rapida ripresa. Taiwan è pronta a offrire assistenza nello sforzo di risposta ai disastri», ha aggiunto Tsai, in un post su X.

A dispetto dell’azzeramento del dialogo da parte di Pechino dalla sua salita al potere nel 2016, Tsai ha postato un messaggio di solidarietà, dando la piena disponibilità - come fatto anche in passato in altre catastrofi naturali - a mandare squadre di soccorso dell’isola, molto esperte in materia viste le caratteristiche altamente sismiche di Taipei. La Cina considera Taiwan una parte «inalienabile» del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. Tsai è stata duramente presa di mira dalla leadership comunista, accusata di promuovere una politica indipendentista al gioco degli interessi geopolitici degli Usa. La presidente è ormai alla fine del suo secondo mandato e non potrà più ripresentarsi, in base ai limiti costituzionali. Il 13 gennaio 2024 si terranno le elezioni presidenziali e politiche, seguite molto da vicino da Pechino.

Condoglianze di Putin a Xi per le vittime del terremoto

Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto le sue «profonde» condoglianze al leader cinese Xi Jinping in seguito al terremoto che ha provocato almeno 118 morti nel Nord Est della Cina. Lo ha fatto sapere il Cremlino. «In Russia, condividiamo il dolore di quelli che hanno perso i loro cari nel disastro e speriamo in una rapida guarigione per tutti i feriti», ha detto Putin in un messaggio a Xi secondo quanto comunicato dal Cremlino.

 

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