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Chef uccide la compagna. Il sospetto degli inquirenti: "Voleva cucinare i suoi organi"

Brutale omicidio a Bratislava. Rischia l’ergastolo uno chef sospettato di aver fatto a pezzi la sua ragazza nell’appartamento che i due condividevano nella capitale slovacca. In una stanza gli agenti hanno trovato un secchio contenente il suo intestino e altri organi che lo chef aveva estratto dal corpo della donna identificata con il nome Patricia.

Secondo i media locali, l’uomo, Jozef Hanuska, avrebbe addirittura avuto l’intenzione di voler cucinare i suoi organi con l’intenzione di mangiarli. Un’ipotesi agghiacciante che non viene del tutto scartata dagli inquirenti che stanno indagando a 360 gradi. Inoltre lo chef avrebbe anche messo un passaporto britannico sopra un lenzuolo che ricopriva il cadavere sopra un letto. I vicini inorriditi hanno riferito dei continui litigi della coppia. Uno di loro ha raccontato che lo chef avrebbe minacciato più volte di «staccarle la testa».

La coppia inoltre sembra che avesse problemi con l’alcol. Altri particolari raccapriccianti sono emersi in queste ore da questa vicenda - avvenuta quasi una settimana fa - e che sta sconvolgendo la Slovacchia. Dalle indagini è infatti emerso un passato alquanto drammatico che riguarda il padre di Hanuska, Stefan Pantl, arrestato nel 1979 con l’accusa di avere ucciso due donne. Per quei fatti l’uomo, chiamato lo «Strangolatore di Bratislava», venne giustiziato.

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