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Disinformazione, la più grave minaccia globale nel 2024: il report del World Economic Forum

La mancanza o la distorsione di notizie, anche a causa dell'IA, è il maggiore allarme a breve termine, mentre gli eventi climatici estremi preoccupano nel lungo periodo, secondo il Global Risks Report 2024 del WEF, in corso a Davos fino al 19 gennaio con i rappresentanti dei governi e stakeholder

Misinformazione e disinformazione sono la minaccia più grave per il mondo intero: la carenza o la distorsione delle notizie è in cima alla classifica dei Global Risks 2024, i rischi globali analizzati dal report del World Economic Forum per l'anno che si è appena aperto, mentre nel lungo periodo cresce l'allarme per le minacce ambientali.

Il meeting a Davos da oggi al 19 gennaio

Il World Economic Forum, impegnato a migliorare la condizione del mondo, è l'Organizzazione Internazionale per la Cooperazione Pubblico-Privato. Il World Economic Forum Annual Meeting 2024 si tiene a Davos da oggi al 19 gennaio per la 54. edizione con il tema “Rebuilding Trust”, ricostruire la fiducia per rilanciare la crescita economica in un mondo sempre più frammentato e scosso dalle guerre che continuano a spargere incertezza sulle prospettive. Secondo gli organizzatori è l’anno più complesso data la situazione geopolitica che mette sotto pressione governi ed attori economici.Presenti 60 capi di Stato e di governo (tra cui il presidente ucraino Volodimyr Zelensky e quello israeliano Isaac Herzog, il segretario di Stato Usa Antony Blinken e tutti i premier dei Paesi mediorientali, mentre l'Italia è rappresentata dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti) assieme ai 2800 leader economici e ai 16 banchieri centrali, che in oltre 200 panel parleranno di temi economici e molti altri, a partire dalla sfida dell’intelligenza artificiale, con l’ad di Open AI Sam Altman.

La lenta erosione dello sviluppo umano

E proprio tra gli orizzonti dello sviluppo tecnologico e le dinamiche geopolitiche internazionali, anche in chiave di analisi sugli scenari delle prossime consultazioni elettorali tra Europa e Usa e non solo, s'inserisce il gravissimo allarme sulla disinformazione, sul suo preoccupante effetto polarizzante e sul rapporto con le tensioni sociali, evidenziato dal Global Risks Report 2024, che basandosi su quasi due decenni di dati originali sulla percezione dei rischi "segnala un panorama dei rischi globali in cui si erode lentamente il progresso dello sviluppo umano, lasciando Stati e individui vulnerabili a rischi nuovi e riemergenti. In un contesto di cambiamenti sistemici nelle dinamiche di potere globali, nel clima, nella tecnologia e nella demografia, i rischi globali stanno spingendo al limite la capacità di adattamento del mondo". Secondo il Global Risks Report 2024, "la cooperazione su questioni urgenti a livello mondiale potrebbe ridursi sempre di più, richiedendo nuovi approcci per affrontare i rischi. Due terzi degli esperti intervistati prevedono che nell'arco dei prossimi dieci anni si svilupperà un ordine multipolare o frammentato, in cui potenze medie e grandi saranno in competizione e stabiliranno – o imporranno - nuove norme e nuove regole".

Sensiblizzare e reagire alle minacce globali

Il Global Risk Report è un pilastro della Global Risk Initiative del Forum che mira a sensibilizzare e generare consenso sulle minacce globali attuali, così da promuovere la preparazione al rischio e la resilienza. Il Global Risks Consortium, un gruppo di leader aziendali, governativi e accademici, "svolge un ruolo fondamentale nella trasformazione delle previsioni sui rischi in idee per azioni proattive, nonché nel supportare i leader con le conoscenze e gli strumenti necessari ad affrontare le crisi emergenti e creare un mondo più stabile e resiliente". Il report, realizzato in collaborazione con Zurich Insurance Group e Marsh McLennan, si basa sulle opinioni di oltre 1.400 esperti di rischi globali, policy maker e leader del settore, intervistati a settembre 2023. I risultati mettono in luce uno scenario globale a breve termine prevalentemente negativo, che si prevede possa ulteriormente peggiorare nel lungo periodo. Se infatti il 30% dei partecipanti al sondaggio prevede un'alta probabilità di catastrofi globali nei prossimi due anni, guardando ai prossimi 10 anni, tale dato raggiunge i 2/3 degli intervistati. “Un ordine globale instabile, caratterizzato da narrazioni polarizzanti e da insicurezza, l'aggravarsi degli impatti degli eventi climatici estremi e l'incertezza economica stanno accelerando lo sviluppo di alcuni rischi, come quelli legati alla misinformazione e alla disinformazione - ha dichiarato Saadia Zahidi, managing director del World Economic Forum - I leader mondiali devono unirsi per affrontare le crisi a breve termine e allo stesso tempo gettare le basi per un futuro più resiliente, sostenibile e inclusivo”.

L'ANALISI DEI RISCHI NEL DETTAGLIO DEL REPORT

Aumento della disinformazione e conflitti
Le preoccupazioni per il persistere della crisi del costo della vita e i rischi interconnessi di misinformazione, disinformazione e polarizzazione sociale, alimentati dall'IA, dominano l’analisi dei rischi per il 2024. Il nesso tra informazioni falsificate e tensioni sociali sarà protagonista in occasione delle elezioni che si terranno in diverse importanti economie nei prossimi due anni. Il conflitto armato tra Stati è tra le cinque principali preoccupazioni per i prossimi due anni. Con diversi conflitti in corso, le tensioni geopolitiche di fondo e il rischio di indebolimento della resilienza sociale stanno dando vita a una propagazione dei conflitti.

Incertezza economica e sviluppo in calo
I prossimi anni saranno caratterizzati dal persistere dell’incertezza economica e dal crescere dei divari economici e tecnologici. La mancanza di opportunità economiche è classificata al sesto posto tra i rischi per i prossimi due anni. Nel lungo periodo, le barriere alla mobilità economica potrebbero aumentare, privando di opportunità ampie fasce della popolazione. I Paesi a rischio di conflitti o vulnerabili al cambiamento climatico potrebbero essere sempre più esclusi dagli investimenti, dalle tecnologie e dalla relativa creazione di posti di lavoro. In assenza di percorsi di accesso a mezzi di sussistenza sicuri, le persone potrebbero essere più inclini alla criminalità, alla militarizzazione o alla radicalizzazione.

Un pianeta in pericolo
Le minacce ambientali continuano a dominare il panorama dei rischi su tutti gli orizzonti temporali considerati. Due terzi degli esperti di tutto il mondo sono preoccupati per il possibile verificarsi di eventi meteorologici estremi nel 2024. Questi ultimi, uniti ai cambiamenti critici nei sistemi terrestri, alla perdita di biodiversità e al collasso degli ecosistemi, oltre che alla carenza di risorse naturali e all’inquinamento rappresentano cinque dei dieci maggiori rischi che si ritiene di dover affrontare nel prossimo decennio.

Rispondere ai rischi con la cooperazione
Il report invita i leader a ripensare le strategie per affrontare i rischi globali, focalizzando gli sforzi di cooperazione globale sulla rapida definizione di meccanismi di protezione contro i rischi emergenti più gravi, come ad esempio gli accordi per l'integrazione dell'IA nei processi decisionali legati ai conflitti. Tuttavia, il report esplora anche altri tipi di azioni, che non devono dipendere esclusivamente dalla cooperazione internazionale, come il rafforzamento della resilienza individuale e degli Stati attraverso campagne di alfabetizzazione digitale sulla disinformazione e sulla manipolazione delle informazioni, o attraverso la promozione di una più intensa attività di ricerca e sviluppo nell’ambito della modellazione climatica e delle tecnologie in grado di accelerare la transizione energetica, coinvolgendo sia il settore pubblico sia quello privato.

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