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Biden risponde alle accuse di scarsa memoria: "Sto bene, guardate quello che ho fatto". Presa di posizione su Israele: a Gaza esagera, ora basta

«La mia memoria è a posto, guardate quello che ho fatto da quando sono presidente». Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca rispondendo ad una domanda della Fox. Il presidente ha poi scherzato con il reporter dicendo «ho una cattiva memoria perchè ti ho fatto fare la domanda».

L’irritazione della Casa Bianca per la gestione israeliana del conflitto con Hamas è sempre più esplicita: la notte scorsa il presidente Usa Joe Biden ha definito «esagerate» le operazioni militari a Gaza in risposta all’attacco del 7 ottobre e ha ricordato che «troppi innocenti stanno morendo: questo deve finire». Dopo l’ennesimo flop nell’ultima missione del suo ministro degli Esteri Antony Blinken nella regione, in una conferenza stampa a sorpresa il comandante in capo americano ha ribadito di volere «un cessate il fuoco con rilascio degli ostaggi».

Anche se l’incontro con i giornalisti era stato convocato per rispondere agli attacchi degli avversari sui problemi di memoria legati alla sua età avanzata, Biden non ha però potuto evitare le domande sul tema scottante del Medio Oriente, e neanche su questo il presidente è riuscito a evitare una gaffe, confondendo Egitto e Messico. «Come sapete, inizialmente il presidente del Messico, Sisi, non voleva aprire le porte per far entrare materiale umanitario», ha detto, riferendosi ad Abdel Fattah el-Sisi, presidente dell’Egitto. «Gli ho parlato. L’ho convinto ad aprire e ho parlato con Bibi perchè anche da parte israeliana si aprissero le porte», ha aggiunto utilizzando per il premier Benjamin Netanyahu il soprannome con cui è chiamato in Israele.

Solo due giorni fa, al compiere dei 4 mesi dall’inizio della guerra e proprio dopo avere ascoltato le pressioni Usa direttamente da Blinken, Netanyahu ha escluso di prendere in considerazione la proposta di tregua di Hamas annunciando, al contrario, nuovi attacchi sul sud della Striscia, a Rafah. Biden ha poi considerato «non irragionevole sospettare che Hamas avesse capito cosa stava per accadere e volesse interromperlo prima che accadesse», pur affermando di «non avere le prove» per sostenere questa tesi sull'origine dell’attacco del 7 ottobre.

Intanto, nella notte gli attacchi israeliani nel centro e nel sud della Striscia e in particolare su Rafah hanno provocato almeno 9 vittime, fra cui anche donne e bambini secondo il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza gestito da Hamas. Più della metà dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza sono sfollate a Rafah in conformità con gli ordini di evacuazione impartiti da Israele dall’inizio del conflitto, 4 mesi fa. L’Onu ha evidenziato che «un’avanzata militare a Rafah potrebbe essere disastrosa».

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