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Putin: "Siamo pronti al dialogo con Kiev". La Cina all'Ucraina: "Non vendiamo armi letali a Mosca"

"Se non fosse stato per la posizione dell’Occidente, i combattimenti in Ucraina sarebbero cessati un anno e mezzo fa" ha detto il Presidente russo.

«Siamo pronti per il dialogo con l'ucraina. Se non fosse stato per la posizione dell’Occidente, i combattimenti in Ucraina sarebbero cessati un anno e mezzo fa» ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista, citato da Interfax.

«La Federazione russa anche dopo l’inizio» dell’operazione speciale «ha cercato di porre fine al conflitto, ma l’Ucraina non lo voleva», ha aggiunto. Alla domanda «Perché la Russia non ha avviato prima l’operazione militare speciale», il leader del Cremlino ha affermato: «Speravamo nella decenza dei nostri partner», facendo riferimento all’attuazione degli accordi di Minsk. «Mosca non sapeva che gli europei non li avrebbero attuati», ha affermato Putin nell’intervista a Pavel Zarubin, riporta Ria Novosti.

La Cina, intanto, ha ribadito all’Ucraina di "non vendere vende armi letali» alla Russia. E’ quanto ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi in un incontro ieri a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco con la controparte Dmytro Kuleba.

«La Cina non trae alcun vantaggio dalla situazione e non vende armi letali alle parti di un conflitto», ha detto Wang, secondo un resoconto della diplomazia di Pechino. L'incontro è quello di più lato livello avvenuto finora di persona tra funzionari di Cina e Ucraina dall’aggressione militare della Russia in Ucraina.

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