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Perde l'uso del braccio, in dono a un 14enne una protesi "firmata" dai giocatori del Cagliari

Una caduta dall’albero mentre Chung, ragazzino di 14 anni di Bien Hoa, capoluogo della provincia di Dong Nai, ad est di Ho Chi Minh City, in Vietnam, cercava di imitare il suo eroe preferito, l’Uomo Ragno. L'impatto con il suolo è stato devastante: Chung ha perso l’uso completo del braccio sinistro. Un infortunio che si sarebbe potuto risolvere facilmente con le giuste e tempestive cure. Ma non è stato così. Ora dalla Sardegna arriva un aiuto: una protesi speciale prodotta dal FabLab di Cagliari e autografata dai giocatori di Ranieri.

Chung nel suo Paese frequenta la 'scuola informalè, supportata dalla onlus E-ducare, un rifugio per bimbi che altrimenti non avrebbero accesso all’istruzione. La sua storia, anticipata dal quotidiano L’Unione Sarda, ha attirato l'attenzione di una ragazza, Marta Spiga, di Cagliari, professione digital marketing manager, nel tempo libero volontaria di E-ducare, impegnata in Vietnam. Dopo aver visto la tristezza negli occhi di Chung, il disagio provato dal ragazzo per via della sua condizione, ha voluto fare qualcosa.

Tornata in Sardegna, ha raccontato la storia, suscitando l'interesse di Francesca Mereu, architetta, referente in Sardegna dell’Associazione Faberaus e manager di FabLab Cagliari. Da lì l’idea di creare dei tutori ortopedici che potessero fare proprio al caso del ragazzo.

La creazione dei due prototipi è stata resa possibile grazie alla collaborazione con alcuni ingegneri e volontari del FabLab, e all’utilizzo di stampanti 3d. Valeria Setzu, specialista in ortopedia e traumatologia all’ospedale San Michele e al Microcitemico di Cagliari, ha poi contribuito a garantire che i tutori ortopedici non solo possedessero un valore estetico, ma anche una precisa funzione pratica.

La dottoressa è stata coinvolta grazie all’intervento di Eleonora Galia, presidente dell’associazione «Il Sogno di Giulia Zedda», che si occupa di aiutare bambini provenienti da situazioni economiche e sociali difficili. Mereu ha quindi presentato il suo progetto agli studenti del corso di operatore informatico, impegnati in un tirocinio al FabLab Cagliari, sede operativa ad Assemini, vicino al Centro sportivo del Cagliari Calcio.

Sono stati i ragazzi a proporre l’idea di far firmare il tutore rossoblù ai calciatori. A nome della squadra, il capitano Leonardo Pavoletti, i sardi Alessandro Deiola e Marco Mancosu. Il tutore ortopedico è stato consegnato personalmente da Marta Spiga a Chung che, emozionato, non vedeva l’ora di indossarlo.

Oltre alla protesi firmata, ha ricevuto anche una maglia autografata dai calciatori. Non è finita: si prevedono ora ulteriori sviluppi positivi nella vicenda di Chung: la speranza, infatti, è quella di fornirgli - attraverso un intervento chirurgico - una soluzione duratura.

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