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"Mary Poppins" censurato in Gran Bretagna: ora è vietato ai minori non accompagnati

La celebre pellicola Disney "Mary Poppins" del 1964 ha subito un cambio di classificazione in Gran Bretagna a seguito delle polemiche scaturite per la "presenza di espressioni discriminatorie".

Il film, che vedeva una classificazione iniziale "U" che indicava la visione adatta a tutti, è stato ridefinito come "PG", codice che suggerisce la visione ai minori accompagnati da un adulto.

La decisione  è stata presa dopo che l'organo britannico competente ha rilevato l'uso di "un termine obsoleto e offensivo, precedentemente accettato, ora ritenuto inappropriato" per i bambini che non abbiano accanto un adulto.

La modifica riflette le linee guida aggiornate sulla discriminazione della British Board of Film Classification, che ha riconsiderato il film per una riedizione cinematografica nel 2024, enfatizzando la crescente sensibilità verso il linguaggio discriminatorio e il suo impatto sui giovani spettatori.

Le scene incriminate:

La canzone "Jolly Holiday": Durante la canzone, gli spazzacamini vengono rappresentati con la faccia dipinta di nero e con un accento caricaturale. Il BBFC ha considerato questa rappresentazione come uno stereotipo razziale offensivo.

La scena degli indiani pellerossa: In una scena, Mary Poppins e i bambini visitano un mondo fantastico dove incontrano degli indiani pellerossa. Il BBFC ha considerato questa rappresentazione come un cliché offensivo e paternalistico.

La scena della suffragetta: In una scena, la madre di Jane e Michael Banks partecipa a una manifestazione di suffragette. Il BBFC ha considerato questa scena come un esempio di sessismo, in quanto la madre viene rappresentata come una donna arrabbiata e irrazionale.

Le critiche alla censura:

La decisione del BBFC di censurare Mary Poppins ha suscitato molte critiche. Alcune persone hanno sostenuto che la censura è un atto di ipocrisia, in quanto il film è ambientato in un'epoca diversa e riflette le attitudini di quel tempo. Altri hanno sostenuto che la censura è un modo per privare i bambini della possibilità di imparare e discutere di questioni importanti come il razzismo e il sessismo.

La risposta del BBFC:

Il BBFC ha difeso la sua decisione di censurare Mary Poppins, affermando che il film contiene contenuti che potrebbero essere offensivi per i bambini. Il BBFC ha inoltre affermato che la sua decisione è stata presa in linea con le sue linee guida per la classificazione dei film, che prevedono che i film che contengono "linguaggio discriminatorio" siano classificati come "PG".

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2 Commenti

Giuseppe Tricoli

29/02/2024 00:03

La delirante ideologia che pretende di censurare e riscrivere la realtà è la stessa che considera il David di Michelangelo offensivo. Un nuovo oscurantismo sta mettendo le mani su ugni manifestazione culturale, artistica e relazionale. opporsi con decisione alla nuova armata di Torquemada è l'unico modo per salvare le nuove generazioni dall'ipocrisia e dalla mistificazione.

marini

29/02/2024 10:19

Ridicoli e pagliacci. Ora se uno ha 17 anni per vedere mary poppins deve essere accompagnato da un adulto che gli deve spiegare che è offensivo dipingersi la faccia di nero. Siamo alla frutta. Succubi delle lobby africane, lgtb e femministe.

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