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"È morto re Carlo", ma è una fake news che fa il giro del mondo: sospetti su Mosca

Ombre russe dietro «le fake news" circolate nelle ultime ore sulla fantomatica morte di re Carlo III, smentita categoricamente nel Regno Unito. A sollevarle è la reazione di Londra al chiacchiericcio, agli allarmi e al delirio sui Windsor tornati a dilagare sul web, inclusi siti e media europei, per poi trovare spazio soprattutto fra Russia e Ucraina.

Voci innescate dall’attesa di notizie sulla salute dei reali, dal sovrano alle prese con la terapia contro il cancro diagnosticato il mese scorso alla principessa Kate in convalescenza dopo la misteriosa operazione all’addome. Ma che si sospetta possano trovare terreno fertile a Mosca: per sfregio, come manovra diversiva o magari per malanimo, nel pieno delle nuove polemiche suscitate dalla reazione occidentale (e britannica) al voto presidenziale plebiscitario che ha appena sancito il quinto mandato di Vladimir Putin.

Per contestarne la veridicità, sono intervenute oggi direttamente le ambasciate di Londra a Mosca e a Kiev. E sul profilo X di quest’ultima è stato pubblicato un messaggio esplicito, evidenziato su sfondo rosso in inglese e ucraino: «Le notizie sulla morte di Re Carlo III sono false».

Mentre l'agenzia russa Tass si è rivolta direttamente a Buckingham Palace, riportando poi il secco comunicato di risposta in cui si afferma che il sovrano non solo è vivo, ma «continua a svolgere i suoi impegni istituzionali e privati": incluse le udienze settimanali del mercoledì con il primo ministro Rishi Sunak (come testimoniato in immagini diffuse anche di recente). Intanto un portavoce di Downing Street, ha negato di essere a conoscenza di dettagli sulla diffusione di queste "bufale", ma ha rivendicato tra i «compiti ordinari» delle ambasciate proprio quello di «combattere la disinformazione».

Lo spettro russo fa del resto da sfondo rispetto a un momento di grande apprensione nel Regno sulla salute sia del monarca 75enne, sia della principessa di Galles, consorte dell’erede al trono William: ancor di più considerando i rapporti ad alta tensione tra Londra e Mosca per il conflitto in Ucraina e la rielezione di Putin, che il governo Sunak, per bocca del ministro degli Esteri David Cameron, ha denunciato come «non democratica».

Apprensione ulteriormente alimentata da un’ondata di elementi fasulli o del tutto privi di riscontri emersi online pure sul fronte interno: con richiami aleatori a un comunicato mai prodotto da Buckingham Palace, a vecchie foto della bandiera britannica a mezz'asta a Palazzo, alla voce di Wikipedia aggiornata col supposto decesso del sovrano, a gossip sul logo della Bbc listato a lutto.

Non è mancato nemmeno un falso post affibbiato a un ex corrispondente reale della Bbc ormai in pensione, Nicholas Witchell, su un fantomatico piano di abdicazione preparato da Carlo. L’attenzione dei media sui reali, fra l’altro, era già stata rilanciata fin dalla mattina dal Sun di Rupert Murdoch, che aveva dedicato l’apertura della sua prima pagina all’avvistamento di Kate (con William) attribuito sabato scorso a un testimone in un negozio vicino alla residenza dell’Adelaide Cottage, a Windsor, apparentemente «felice e rilassata».

Un’apparizione in pubblico descritta come rassicurante dopo la bufera mediatica scatenata dal caso della foto manipolata da Kate e diffusa da Kensington Palace per poi essere ritirata nell’imbarazzo generale. Già ieri erano d’altronde circolate voci riguardanti la moglie dell’erede al trono e la sua ripresa, affidate in chiave relativamente tranquillizzante dal Sunday Times ad anonimi amici della coppia.

Non senza riferimenti a un possibile ritorno agli impegni pubblici della principessa spostato tuttavia a dopo il 17 aprile, quando i suoi tre figli, George, Charlotte, e Louis, andranno di nuovo a scuola dopo le vacanze di Pasqua.

Riferimento che ha fatto partire su alcuni siti la rincorsa a un ipotetico annuncio in arrivo da Kensington Palace sulla data esatta. Anche in risposta alle illazioni del controverso biografo reale Tom Bower, stando alle quali Kate sarebbe stata in realtà a gennaio molto peggio di quanto emerso finora: tanto che la sua piena ripresa potrebbe essere questione «non di settimane ma di mesi».

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