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Morte Regeni, i pm: “Ragnatela creata attorno a Giulio”. I genitori: “Parole Meloni? No comment”

Giulio Regeni

«Il quadro complessivo che è emerso è quello di una ragnatela che piano piano, tra il settembre del 2015 ed il 25 gennaio del 2016, si è stretta attorno a Regeni da parte degli imputati. Ragnatela creata sia attraverso l'acquisizione del passaporto a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone 'amiche' che Regeni frequentava le quali riferivano, in tempo reale, agli imputati dei loro incontri con l'italiano». E’ quanto ha affermato in aula il procuratore aggiunto di Roma, Sergio Colaiocco illustrando la lista dei testimoni da ascoltare nel processo a carico di quattro 007 egiziani.

Gli elementi probatori "decisivi"

Sono dieci gli elementi probatori definiti dalla Procura di Roma «decisivi» a carico dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, tortura ed omicidio di Giulio Regeni. Emerge dall’intervento in aula del Procuratore aggiunto, Sergio Colaiocco che ha illustrato la lista testi depositata alla Corte d’Assise e ha chiesto che vengano acquisiti gli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta. Tra i dieci punti illustrati dal rappresentante dell’accusa compaiono i video della fermata della metro del Cairo dove Giulio venne prelevato a cui mancano i dieci minuti in cui fu preso, il pc di Regeni che ha fornito elementi utili sul movente, i tabulati telefonici. Per la Procura di Roma uno degli elementi è rappresentato dai tanti tentativi di depistaggio sull'individuazione dei quattro imputati: si va dal movente sessuale, al rapina e quello più grave, a detta dei pm, il ritrovamento dei documenti del giovane in una abitazione collegata ad una banda criminale poi uccisa dalle forze dell’ordine egiziane.

Le parole del genitori di Giulio Regeni

«Non commentiamo le parole della premier Meloni, diciamo solo che nel nostro Paese fortunatamente c'è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi». Lo afferma l’avvocato Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, commentando la visita del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ieri al Cairo.

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