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Dopo 9 mesi dalla scomparsa ritrovate le ossa del piccolo Emile. Francia sotto choc

A nove mesi dalla scomparsa in Francia del piccolo Emile di 2 anni e mezzo, una escursionista ha ritrovato delle ossa del bimbo. Sabato, la gendarmeria nazionale è stata informata della «scoperta di ossà' corrispondenti a quelle del «bambino Emile Soleil», in ''prossimtà della frazione di Vernet", ha annunciato ieri il procuratore di Aix-en-Provence Jean-Luc Blachon.

Il bambino era scomparso sabato 8 luglio nel piccolo villaggio dell’Haut-Vernet, nelle Alpi francesi della Provenza.

Secondo fonti citate da Le Figaro, l’escursionista si sarebbe presentata in commissariato con un cranio. «Fatto che ci ha molto contrariati», puntualizza la fonte, sottolineando che questa persona «è un’abitante locale e ignoriamo se era davvero andata a fare una gita».

I 25 abitanti della frazione e alcuni dei dintorni sono stati tutti interrogati a più riprese dagli inquirenti in questi nove mesi di inchiesta. Se le ossa sono state identificate, le cause della morte restano ancora ignote. Tra le varie ipotesi, quella che Emile si sia ritrovato nell’erba alta mentre stava passando un mietitrebbia, che la taglia e la raccoglie in grossi covoni.

Il piccolo potrebbe essere stato «aspirato» da uno di questi grossi mezzi agricoli, che erano in piena attività proprio nei giorni della sua scomparsa. Ipotesi ancora tutta da confermare. Intanto, il sindaco di zona, François Balique, ha annunciato ieri il divieto di accesso alla parte superiore del villaggio per tutelare la popolazione locale e facilitare le indagini.

Un centinaio di gendarmi sono attesi oggi sul posto nel quadi do un’operazione per cercare altri resti del piccolo che consentano di determinare le circostanze della morte. Sul web, l'amministratore del gruppo "Prions pour Emile" (Preghiamo per Emile) ha lanciato una colletta per autare i genitori «a pagare i funerali e a far dire delle messe».

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