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Raid israeliano su Damasco, molti morti e feriti: "Ucciso un alto comandante Pasdaran". Da Teheran: "Risponderemo duramente"

Si tratterebbe di Mohammad Reza Zahedi, dirigente al Quds in Siria e Libano. Mosca chiede una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull'attacco israeliano in Siria, ferma condanna della Cina. Il messaggio dell'Iran agli Usa: "L'America è responsabile"

L'agenzia di stampa siriana Sana ha reso noto di un "attacco israeliano" contro un quartiere della capitale Damasco. L'attacco ha "preso di mira un edificio nella zona di Mezzeh". Nelle vicinanze si trova l'ambasciata dell'Iran". "Al-Mayadeen", la rete libanese affiliata a Hezbollah, ha riferito su X di "esplosioni nel centro di Damasco".

Il ministro della Difesa siriano denuncia "molti morti e feriti" nell'attacco. Il ministero degli Esteri del Paese ha condannato l'attacco attribuito a Israele. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), Ong con sede nel Regno Unito, i morti sarebbero almeno otto. Il palazzo colpito "appartiene all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran e aveva una bandiera", riporta su X la rete iraniana Snn (Students News Network).

Media internazionali, tra cui il canale saudita al Hadth, hanno riferito che nel raid è stato ucciso, tra gli altri, un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano. Lo riportano anche i media israeliani.

Iran promette dura risposta ad Israele e manda un "messaggio" agli Usa

L’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, ha assicurato che Teheran risponderà «duramente» a Israele per l’attacco al consolato iraniano a Damasco che ha causato almeno otto morti, tra cui un generale delle Guardie rivoluzionarie. «Il regime sionista (Israele) sta agendo contro il diritto internazionale, quindi riceverà una dura risposta da parte nostra», ha detto Akbari alla televisione di stato iraniana, in collegamento da Damasco. Il diplomatico ha assistito dalla finestra dell’ambasciata iraniana all’attacco al consolato, che ha detto essere stato effettuato con caccia F-35. "Un messaggio importante è stato inviato al governo americano, in quanto sostenitore del regime sionista - ha affermato il ministro iraniano degli Esteri Hossein Amirabdollahian sul suo account X - L'America deve essere ritenuta responsabile dell'attacco".

Mosca chiede una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sul raid in Siria

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà oggi una riunione aperta, richiesta da Mosca, sull'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco: lo ha annunciato il primo vice rappresentante permanente russo presso l'Onu, Dmitry Polyansky, come riporta la Tass. "Gli iraniani si sono rivolti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per condannare questa azione. A seguito della loro lettera, abbiamo richiesto un briefing aperto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La presidenza maltese l'ha fissato per le 15 ora di New York (le 21 in Italia, ndr) del 2 aprile", ha affermato Polyansky sui social media.

La Cina condanna il raid israeliano a Damasco contro l'Iran

La Cina ha condannato gli attacchi aerei israeliani che hanno distrutto l’edificio consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, esprimendo contrarietà verso «qualsiasi azione che porti ad un’escalation delle tensioni». Pechino «condanna l’attacco», ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin nel corso del briefing quotidiano, aggiungendo che «la sicurezza delle sedi diplomatiche non può essere violata e la sovranità, l’indipendenza e l'integrità territoriale della Siria devono essere rispettate».

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