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Israele attacca l'Iran: "E' un segnale, possiamo colpire". "Forti esplosioni" in una base militare di Isfahan, impianti nucleari al sicuro. Teheran attiva la difesa aerea, ma nessun contrattacco immediato

Esplosioni sono state registrate anche nel sud della Siria, mentre nel nord di Israele sono risuonate le sirene di allarme. L'Iran ha ammesso di aver abbattuto dei droni, ma non missili. Usa, informati ieri ma da noi nessun via libera

Secondo la televisione americana Abc News, che ha citato un alto funzionario statunitense, Israele avrebbe lanciato un attacco contro l’Iran come rappresaglia per quanto accaduto nel fine settimana. «Un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese», ha detto una fonte israeliana al Washington Post commentando l’attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano, nei pressi di Isfahan. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz. Mentre il comandante in capo dell’Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha definito «assurdi» i rapporti che attribuiscono ad Israele gli attacchi a Isfahan, sostenendo che le esplosioni erano il suono dell’abbattimento di «oggetti volanti». Lo riporta Iran International. Riguardo ad una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, non sarebbe in programma una risposta imminente. Mousavi ha affermato che Israele «ha già visto la risposta dell’Iran».

L’esercito israeliano «non ha commenti da fare in questo momento», ma non ci sarebbero impianti nucleari tra i bersagli, come conferma anche l'Aiea. Lo riporta la Cnn, che aveva chiesto notizie riguardo le esplosioni sentite in Iran. Gli obiettivi, secondo un rappresentante dell’amministrazione Usa, non sono dunque nucleari. La risposta di Israele all’attacco dell’Iran è arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939. Lo stanno facendo notare diversi analisti sui social. Alcuni profili israeliani stanno scrivendo beffardamente: 'Buon compleanno, Khamenei'.

Israele aveva avvertito che avrebbe risposto, dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni nella notte tra sabato e domenica. La maggior parte di essi era stata intercettata e i danni provocati erano stati molto modesti.

Proprio ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l’Iran nei prossimi giorni: lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente americano. «Non abbiamo approvato la risposta», ha detto la fonte. Il segretario alla Difesa Lloyd Austin aveva parlato ieri pomeriggio con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, delle minacce regionali e delle azioni destabilizzanti dell’Iran in Medio Oriente: lo ha riferito il portavoce del Pentagono Patrick Ryder. I due leader hanno anche discusso dell’importanza di aumentare e sostenere il flusso di aiuti umanitari ai civili di Gaza, anche attraverso la nuova rotta dal porto di Ashdod in Israele.

Ecco che cosa si sa finora

Le «forti esplosioni» segnalate la notte scorsa in Iran, nella regione centrale di Isfahan dove si trova fra l’altro un sito nucleare, sono da ricondurre alla temuta reazione di Israele all’attacco iraniano di sabato scorso. Anche se al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di Tel Aviv, tutto porta a pensare che sia stata decisa la rappresaglia che Israele aveva minacciato nei giorni scorsi, nonostante i ripetuti inviti della comunità internazionale alla prudenza.

Teheran ha riferito di tre esplosioni avvenute all’alba nei pressi di una base militare nel centro del Paese, secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale Fars. Secondo la televisione di Stato, queste «forti esplosioni» erano nella provincia centrale di Isfahan, e non se ne conoscono ancora le cause.

L'Iran ha immediatamente attivato la difesa aerea in diverse province. Secondo l’agenzia ufficiale Irna, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti, non si sarebbero registrati danni rilevanti.
Quella zona della Repubblica islamica centrale ospita molti dei siti nucleari noti dell’Iran. Gli impianti nucleari situati nella regione di Isfahan sono «completamente sicuri», ha affermato l’agenzia Tasnim. «Le installazioni importanti, in particolare quelle nucleari, sono completamente sicure e non è stato segnalato alcun incidente», ha sottolineato anche l’agenzia ufficiale iraniana Irna.

Israele non ha finora commentato quanto accaduto. Nei giorni scorsi, aveva avvertito che avrebbe reagito dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni nel territorio israeliano durante il fine settimana, a sua volta una reazione al raid del primo aprile contro il consolato iraniano a Damasco, attribuito a Israele. L’esercito israeliano ha anche annunciato che le sirene d’allarme erano state attivate nel nord di Israele. Neanche gli Usa hanno commentato ufficialmente, ma la NBC e la CNN, citando rispettivamente fonti vicine alla questione e un funzionario americano, hanno riferito che Israele aveva avvertito Washington in anticipo dell’attacco, senza che gli Stati Uniti approvassero l’operazione o non partecipassero alla sua esecuzione. «Non abbiamo approvato la risposta», ha detto un funzionario americano, secondo la CNN.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, da Capri dove presiede la riunione dei capi delle diplomazie del G7, ha detto a Rai News 24 di aver parlato con l’ambasciata di Teheran e ha rassicurato che gli italiani sono al sicuro, ma ha invitato tutti alla prudenza per evitare una escalation nella regione.

La compagnia aerea degli Emirati Flydubai ha cancellato i suoi voli per l’Iran; lo spazio aereo iraniano è stato chiuso per alcune ore. L’Australia ha esortato i suoi cittadini a lasciare Israele e i territori palestinesi, a causa della «forte minaccia di ritorsioni militari e attacchi terroristici».

 

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