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Ilaria Salis, come funziona l'immunità per gli eletti al Parlamento europeo in custodia cautelare

Per comprendere meglio quali potrebbero essere le dinamiche nel caso dell’elezione al Parlamento europeo di Ilaria Salis - attualmente in custodia cautelare ai domiciliari in Ungheria - viene in soccorso il precedente del politico catalano Oriol Junqueras che nel 2019 si trovò in una situazione simile e fece ricorso alla Corte di Giustizia dell’Ue.

Sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue

La Corte - in una sentenza del 19 dicembre 2019 - ha ritenuto, in primo luogo, che una persona eletta al Parlamento europeo acquisisce la qualità di deputato al Parlamento in conseguenza e dal momento della dichiarazione dei risultati elettorali, con il risultato che gode delle immunità garantite dall’articolo 9 del protocollo del Parlamento europeo. Ne consegue che il neo deputato acquisisce l’immunità necessaria per l’adempimento dei suoi compiti.

Immunità di viaggio

In secondo luogo, la Corte ha ritenuto che gli eletti al Parlamento europeo godono dal momento della dichiarazione dei risultati dell’immunità di viaggio connessa al loro status di deputato. Lo scopo di questa immunità consiste nel permettere a tali persone, tra l’altro, di recarsi e di prendere parte alla sessione inaugurale del neo eletto Parlamento europeo.

A differenza dell’immunità per le sedute, di cui godono solo dal momento di detta sessione inaugurale e durante la tutta la durata delle sessioni del Parlamento europeo, l’immunità per quanto riguarda i viaggi si applica ai deputati mentre si recano al luogo della riunione del Parlamento europeo, anche in quella prima seduta. L'immunità in materia di viaggio - ha precisato la Corte - serve a garantire il diritto di eleggibilità alle elezioni, garantito dall’articolo 39, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, abilitando ogni deputato - dal momento in cui viene dichiarato eletto e indipendentemente dal fatto che lo abbia fatto assolto ogni formalità richiesta dalla legislazione nazionale - di partecipare alla sessione inaugurale del Parlamento europeo senza essere ostacolato per quanto riguarda gli spostamenti.

Revoca della misura di detenzione provvisoria

Infine, la Corte ha ritenuto, in terzo luogo, che l’immunità di viaggio concessa a tutti i membri del Parlamento europeo comporta la revoca di qualsiasi misura di detenzione provvisoria imposta prima della dichiarazione dell’elezione di quel deputato, al fine di consentirgli di recarsi e farlo partecipare alla sessione inaugurale del Parlamento europeo.

Di conseguenza, se il giudice nazionale competente ritiene che la misura debba essere mantenuta, deve chiedere quanto prima al Parlamento europeo di revocare tale immunità, sulla base del terzo comma dell’art 9 del Protocollo. Avviando così tutto il procedimento del Pe per la revoca dell’immunità.

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