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Attentato a Trump, 'terremoto' sulla corsa elettorale

L’attentato all’ex presidente Usa e candidato repubblicano Donald Trump ha sconvolto il Paese, e avrà conseguenze immense anche sulla campagna presidenziale in corso, già non priva di colpi di scena. A coglierne la portata è stato in primis, e all’istante, l’obiettivo del 20enne Thomas Matthew Crooks: l’immagine di Trump, con il sangue che cola dall’orecchio sulla faccia e il pugno alzato in segno di lotta mentre lo portano via dal palco subito dopo la sparatoria, con una bandiera americana che sventola sopra di lui, è la foto iconica già diventata virale che sta rimbalzando sui social.

Che l’attentato sia avvenuto a due giorni dall’apertura della Convention Repubblicana a Milwaukee, è un ulteriore particolare che gioca a favore dell’ex presidente, il quale a breve avrà un enorme palcoscenico dal quale lanciare il suo messaggio, nei panni della vittima sopravvissuta, e galvanizzare la sua base. L’attentato avrà un impatto non solo sulla sicurezza ma sul 'clima' che si respirerà al mega raduno in Wisconsin.

«C'è qualcosa nello spirito americano a cui piace vedere forza d’animo e coraggio sotto pressione e Trump con il pugno alzato diventerà un nuovo simbolo. Sopravvivendo a un tentato omicidio, diventi un martire, perchè ottieni un’ondata di simpatia pubblica», ha commentato Douglas Brinkley, storico presidenziale della Rice University sentito dal Washington Post, ricordando le somiglianze con quanto accaduto all’ex presidente Theodore Roosevelt, colpito a Milwaukee nel 1912 mentre faceva campagna elettorale nel tentativo di tornare alla Casa Bianca.

«Il tempismo di Trump: andare a Milwaukee, dove è stato colpito Theodore Roosevelt...ha il palcoscenico più grande possibile», ha sottolineato Brinkley. Ne è convinto anche Steve Schmidt, ex stratega repubblicano, secondo il quale «le conseguenze politiche di questo tentativo di assassinio saranno immense e andranno a beneficio di Donald Trump, che ha reagito alla sparatoria esattamente nello stesso modo in cui fece Teddy Roosevelt». Quest’ultimo però perse le elezioni del 1912 a favore del democratico Woodrow Wilson.

Uno scenario al quale probabilmente si aggrappa Joe Biden, che rischia di accusare il contraccolpo: il capo della Casa Bianca e candidato democratico stava cercando di recuperare terreno dopo le ultime difficili settimane, a causa dell’orribile performance nel dibattito con Trump, e questo attentato, con l’ondata di emozione ed empatia che ha provocato nei confronti dello sfidante, non lo aiuteranno di certo.

A complicare la situazione ci sono le sue parole pronunciate nei giorni scorsi in una telefonata privata con i donatori - «Basta parlare del dibattito, è ora di mettere Trump al centro del bersaglio» - già finite sul banco degli imputati. C'è chi, come il deputato Gop Mike Collins, ha scritto su X che «Joe Biden ha dato gli ordini» e dovrebbe essere incriminato per «incitamento all’assassinio».

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