Giovedì 19 Settembre 2024

Usa e Gran Bretagna pronte a fornire 1,5 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si sono impegnati a fornire complessivamente quasi 1,5 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina e hanno promesso di prendere in considerazione «rapidamente» le richieste di revocare le restrizioni sull'uso delle armi occidentali per colpire più in profondità la Russia. Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico David Lammy hanno fatto una rara visita congiunta a Kiev, dove hanno incontrato i vertici del governo, compreso il presidente Volodymyr Zelensky. La missione arriva mentre aumentano le preoccupazioni per una escalation del conflitto, dopo la denuncia di Washington di una fornitura già avvenuta di missili balistici a corto raggio dall’Iran alla Russia. Un’accusa costata nuove sanzioni occidentali a Teheran che però respinge con forza le accuse definendole «propaganda». Blinken ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno aiuti economici per 717 milioni di dollari. Circa la metà di questa cifra sarà indirizzata per rafforzare l’infrastruttura elettrica dell’Ucraina, che è stata colpita dalla Russia proprio all’arrivo dell’inverno. Blinken ha accusato il presidente russo Vladimir Putin «militarizzare il freddo contro il popolo ucraino». «Il nostro sostegno non diminuirà, la nostra unità non si spezzerà», ha promesso il segretario di Stato in una conferenza stampa congiunta a Kiev. Lammy, dal canto suo, ha riconfermato che il governo laburista fornirà il corrispettivo di 782 milioni di dollari di assistenza economica all’Ucraina; ha poi annunciato che la Gran Bretagna - che spinge per allentare le restrizioni all’uso delle armi occidentali sul territorio russo - fornirà «centinaia» di nuovi missili per la difesa aerea dell’Ucraina quest’anno. Il viaggio di Blinken e Lammy - a cui seguirà venerdì la visita del premier britannico Keir Starmer a Washington per incontrare il presidente Usa, Joe Biden - ha inevitabilmente aumentato le aspettative che all’Ucraina verrà presto concessa l’autorizzazione di lanciare sul territorio russo i missili Storm Shadow anglo-francesi e Atacms statunitensi con una gittata di 300 chilometri. Zelensky, negli ultimi mesi, ha intensificato le sue richieste all’Occidente per fornire armi con più potenza di fuoco e meno restrizioni. «E' importante eliminare qualsiasi restrizione all’uso di armi statunitensi e britanniche contro obiettivi militari legittimi in Russia», è stato l’appello del ministro degli Esteri ucraino Andrii Sibiga dopo il colloquio con gli omologhi americano e britannico. Pur sostenendo fortemente l’Ucraina, Biden ha chiarito in precedenza di voler evitare la degenerazione della guerra in un conflitto diretto tra Stati Uniti e Russia, le due principali potenze nucleari del mondo. Alla domanda su come Mosca avrebbe risposto alla revoca delle restrizioni sulle armi a lungo raggio, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov si è limitato a dire che la risposta «sarà appropriata».

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