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"Nasrallah era pronto alla tregua, domani i funerali". Ma sulle esequie resta il mistero

In attesa che si sciolga il mistero sui funerali di Hassan Nasrallah, ex leader di Hezbollah ucciso una settimana fa da Israele, settori politici libanesi preparano il terreno per mantenersi al potere in un eventuale Libano post-Hezbollah. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è atteso domani a Beirut, e la sua visita coincide con la diffusione di notizie sull’imminenza dei funerali di Nasrallah, a cui potrebbe partecipare proprio il capo della diplomazia iraniana. Fonti libanesi affermano che, per ragioni di sicurezza, le esequie di Nasrallah si svolgeranno in forma ristretta in un luogo non reso noto e saranno trasmesse in diretta tv per permettere una partecipazione virtuale di massa.

Ipotesi funerali in Iran e contesto politico

Nei giorni scorsi si era anche ipotizzato che i funerali potessero tenersi in Iran, dove domani Ali Khamenei terrà un sermone alla preghiera del venerdì nella moschea 'Imam Khomeinì di Teheran. La partecipazione di Khamenei alla preghiera è rara e solitamente avviene in momenti critici, come avvenne nel 2020 dopo l’attacco di Teheran a una base americana in Iraq, in risposta all’uccisione di Qassem Soleimani.

Nel frattempo, i leader politici libanesi, inclusi gli alleati di lunga data di Hezbollah, lanciano segnali di apertura alle potenze occidentali. Queste mosse sembrano mirare a preparare il terreno per un eventuale accordo con forze filo-occidentali, mantenendo tuttavia il sostegno della base di Hezbollah. Secondo analisti, le dichiarazioni del governo uscente di Beirut, secondo cui Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco con Israele prima di essere ucciso, vanno in questa direzione. Il ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib ha affermato che la parte libanese aveva accettato una proposta di cessate il fuoco mediata da Francia, Stati Uniti, e Israele prima della morte di Nasrallah.

Progetti per un Libano post-Hezbollah

Secondo gli analisti, il presidente del parlamento Nabih Berri e altri leader libanesi intendono legittimare un eventuale accordo con forze filo-occidentali, presentandolo come già approvato da Nasrallah. Questo potrebbe evitare un conflitto con gli ambienti di Hezbollah, contrari a qualsiasi accordo con il «nemico sionista». La sequenza immaginata da Berri prevede che il Libano si accordi con Washington e Parigi per la creazione di una zona di sicurezza nel sud del Libano, soddisfacendo così le richieste di Israele. Tuttavia, questo progetto richiederebbe che Israele indebolisca significativamente Hezbollah attraverso l’attuale offensiva aerea e terrestre.

Un nuovo equilibrio politico in Libano

Il progetto include anche l’elezione di un presidente della Repubblica libanese vicino all’Occidente. Il capo delle forze armate libanesi, il generale Joseph Aoun, è considerato l'uomo più adatto per guidare il Libano in questo nuovo corso politico.

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