Marco Rubio è tra i papabili come segretario di Stato in una seconda amministrazione Trump, così come Mike Pompeo per il Pentagono. Sono i nomi più noti del totoministri di Politico, dove spiccano falchi e fedelissimi, nonché l’assenza di Nikky Haley.
In lizza per guidare la democrazia Usa sotto il tycoon anche l'ex ambasciatore a Berlino Ric Grenell, il senatore Bill Hagerty (un falco anti Cina) e l’ex consigliere per la sicurezza nazionale sotto Trump, Robert O'Brien. Per la Difesa in corsa ci sono il senatore Tom Cotton e l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, primo 'Green Beret' a servire in Congresso. Tra i candidati al Tesoro l’ex rappresentante per il commercio Usa Robert Lighthizer, il presidente e ceo di Cantor Fitzgerald Howard Lutnick (tra i ricchi donatori del tycoon e alla guida del suo transition team) e Jay Clayton, un veterano di Wall Street e avvocato aziendale, presidente della Sec nel primo mandato di Trump. Lighthizer è tra i papabili anche come segretario al Commercio, insieme a Linda McMahon (alla guida della Small Business Administration nella precedente presidenza) e Bill Hagerty, ex ambasciatore di Trump in Giappone e frontrunner anche per altri posti di governo, dal dipartimento di Stato al Tesoro.
In pole come segretario all’Energia il governatore del North Dakota Doug Burgum, ex candidato presidenziale nella corsa di quest’anno poi diventato fervido sostenitore di The Donald. Come Attorney General girano i nomi di Jeff Clark, alto dirigente del ministero della Giustizia coinvolto nei tentativi di ribaltare il voto nel 2020, il senatore Mike Lee, e John Ratcliffe, già Director of National Intelligence con il tycoon alla Casa Bianca. Infine nel totonomi per il potente ruolo di chief of staff figurano Brooke Rollins, ex dirigente nella White House di Trump, e l’ex speaker della Camera Kevin McCarthy.
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