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Alluvione in Spagna: 217 vittime. I sub nel parcheggio: "E' un cimitero". Dura contestazione a reali e autorità in visita

Il parcheggio sotterraneo ha due piani, dei quali solo uno utilizzato, per complessivi 1.800 posti auto. I sub impegnati prevedono nelle prossime due ore di riuscire identificare e portare in superfice eventuali altre vittime

Sale a 217 persone il bilancio della tremenda alluvione che ha colpito la Spagna. A Valencia, la zona più colpita, continuano i lavori di soccorso e pulizia con allerte dell’Agenzia Meteorologica Statale per la minaccia di forti temporali.

A partire dalle nove di questa mattina è in vigore l’allerta arancione sulla costa nord di Valencia e sulla costa sud. Inoltre, ad Almería c'è un’allerta rossa per pioggia fino a 60 litri in un’ora e durante la giornata, un’allerta arancione per pioggia a Murcia, sulla costa di Castellón e sulla costa di Tarragon.

Le unità subacquee dell’Unità di emergenza dell’esercito, che hanno utilizzato anche alcuni kayak, sono entrati stamattina nel parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione. «Non siamo ancora in grado di dire quante auto sono parcheggiate, sono in corso le ispezioni dei sub per identificare eventuali vittime rimaste intrappolate», ha riferito ai giornalisti un portavoce dell’Ume impegnato sul posto. Il parcheggio sotterraneo ha due piani, dei quali solo uno utilizzato, per complessivi 1.800 posti auto. I sub impegnati prevedono nelle prossime due ore di riuscire identificare e portare in superfice eventuali vittime, il cui numero totale al momento resta indefinito.

Durante la visita di Felipe VI, momenti di forte tensione a Paiporta, una delle città dell’area di Valencia maggiormente colpita dalla Dana. I residenti hanno gridato al passaggio del Re «assassini» e gettato fango sul corteo, interrompendone il transito. Felipe VI si è fermato e ha cercato di calmare gli abitanti e i volontari della città. Lo riferiscono i media locali che rilanciano filmati e immagini dal luogo del disastro.

In un clima di enorme tensione e caos, la comitiva formata dai due reali, Pedro Sanchez e il presidente della comunità velenciana Carlos Mazon, ha ricevuto lanci di fango dalla popolazione di Paiporta, esasperata. Tanti gridano «assassini». A causa delle contestazioni è stata inoltre annullata la visita a Chiva.

Il premier Pedro Sanchez, all’inizio della durissima visita a Paiporta, è stato colpito di striscio alle spalle da un bastone di legno lanciato da qualcuno sul posto. Le immagini sono state diffuse dalla catena tv La Sexta. Subito dopo ha lasciato la cittadina. Sempre su X in tanti hanno postato le immagini della sua macchina mentre andava via, circondato da persone che lo insultavano.

 

 

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