Una studentessa iraniana dell’Università islamica Azad di Teheran si è tolta i vestiti fuori dall’ateneo in segno di protesta dopo essere stata aggredita dalla polizia per aver indossato il velo in modo inappropriato. Lo riferisce Iran International, mentre è diventato virale il video che la mostra seduta, in mutande e reggiseno, nel cortile del dipartimento di Scienza e Ricerca dell’università.
In Iran, a student harassed by her university’s morality police over her “improper” hijab didn’t back down. She turned her body into a protest, stripping to her underwear and marching through campus—defying a regime that constantly controls women’s bodies. Her act is a powerful… pic.twitter.com/76ekxSK7bI
— Masih Alinejad ?️ (@AlinejadMasih) November 2, 2024
La ragazza è poi stata arrestata. «A seguito di un atto indecente da parte di una studentessa dell’università, la sicurezza del campus è intervenuta e l’ha consegnata alle autorità di polizia», ha scritto su X Amir Mahjoub, direttore generale delle relazioni pubbliche presso l'università. «I moventi e le ragioni sottostanti alle azioni della studentessa sono attualmente sotto inchiesta», ha aggiunto.
Onu: "Seguiamo il caso della studentessa arrestata in Iran"
La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Iran, Maio Sato, ha dichiarato su X di monitorare il caso della studentessa iraniana che ieri è stata arrestata all’università islamica Azad di Teheran dopo aver protestato contro il velo obbligatorio, togliendosi i vestiti nel cortile dell’ateneo. «Monitorerò attentamente la situazione, compresa la risposta delle autorità», ha ammonito la relatrice Onu, postando il video diventato virale della ragazza rimasta in biancheria intima in attesa della polizia. Di lei non si hanno al momento ulteriori notizie, mentre sui social in molti si preoccupano della sua sorte. Anche Amnesty International ha chiesto che la giovane venga rilasciata «immediatamente e senza condizioni», esortando le autorità a «proteggerla dalla tortura e da altri maltrattamenti e a garantire l’accesso alla famiglia e all’avvocato». L'organizzazione per i diritti umani ha inoltre evocato «accuse di percosse e violenza sessuale contro di lei durante l'arresto», sollecitando «indagini indipendenti e imparziali».
Caricamento commenti
Commenta la notizia