Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il gabinetto di sicurezza ha accettato la proposta di un cessate il fuoco di 60 giorni in Libano. Tuttavia, ha precisato che Israele manterrà la «libertà di azione» nel caso in cui Hezbollah violasse i termini dell'accordo. «La durata del cessate il fuoco dipenderà da ciò che accadrà in Libano», ha dichiarato Netanyahu, aggiungendo che Israele non rinuncerà alla sua capacità di difendersi. Tre sono le ragioni principali indicate dal premier israeliano per accettare l'accordo:
- Concentrarsi sulla minaccia iraniana.
- Permettere alle forze armate israeliane di riprendere fiato.
- Assicurare il ritorno in patria degli ostaggi di Hamas a Gaza.
Hezbollah accusa Israele di vendetta
Nel frattempo, un deputato di Hezbollah ha accusato Israele di voler «vendicarsi sui libanesi» prima dell’entrata in vigore del cessate il fuoco. L’Idf (le forze armate israeliane) continua infatti a bombardare Beirut, aumentando le tensioni in un conflitto che ha già causato numerose vittime e devastazioni.
Annuncio imminente e reazioni internazionali
Secondo l’emittente libanese Al Jadeed, l'accordo mediato da Stati Uniti e Francia sarà formalizzato questa sera con una dichiarazione congiunta prevista per le ore 22 locali (le 21 in Italia). Il primo ministro libanese Najib Mikati terrà un discorso per accogliere il cessate il fuoco e invitare alla calma. Dal vertice di Fiuggi-Anagni, i ministri degli Esteri del G7 hanno espresso sostegno per i negoziati in corso, ribadendo la necessità di attuare pienamente la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Inoltre, hanno evidenziato l'importanza del rafforzamento delle Forze armate libanesi e della missione Unifil per garantire la stabilità nella regione.
Un fragile spiraglio di pace
Nonostante l'annuncio del cessate il fuoco, restano numerose incognite sul rispetto dell'accordo. Il conflitto, segnato da accuse reciproche e bombardamenti, lascia dubbi sulla possibilità che le parti coinvolte riescano a trasformare questa tregua in una pace duratura. Il governo israeliano, mantenendo la libertà di azione, sottolinea una cautela che rispecchia le profonde tensioni ancora presenti nella regione.