A quattro giorni dalla scadenza del termine per la vendita di TikTok negli Stati Uniti, permane l’incertezza sul futuro del social network, che potrebbe sopravvivere in questo Paese di oltre 170 milioni di utenti, anche in assenza di una vendita da parte della società madre cinese ByteDance.
Il destino della piattaforma è in parte affidato alla Corte Suprema, alla quale il gruppo ha chiesto con urgenza di bloccare l’applicazione della legge approvata dal Congresso ad aprile, che non lascia altra opzione che la vendita. Durante l’udienza di venerdì, diversi giudici della più alta corte degli Stati Uniti sono sembrati sensibili alle argomentazioni di sicurezza nazionale avanzate dal Congresso, che teme che il governo cinese stia sfruttando i dati degli utenti americani di TikTok. La decisione della Corte Suprema è attesa a giorni.
Divieto
In caso di divieto, spetterà al governo statunitense costringere i fornitori di applicazioni mobili a rimuovere il social network dalle loro piattaforme. TikTok non sarebbe più scaricabile. Gli utenti che già possiedono l’applicazione la manterrebbero, ma non potrebbero più aggiornarla, il che renderebbe difficile, se non impossibile, il suo utilizzo.
Secondo The Information, l’azienda si sta preparando a rendere completamente inaccessibile la sua applicazione domenica, il che andrebbe oltre le disposizioni di legge. Tuttavia, gli utenti americani potrebbero utilizzare una VPN, un’applicazione software che inganna i siti e i negozi di applicazioni sulla posizione geografica.
In una nota interna, citata dal media specializzato The Verge, l’azienda ha informato i suoi dipendenti che i suoi uffici rimarranno «aperti, anche se la situazione non sarà ancora risolta entro il 19 gennaio».
Aggiramento
L’applicazione della legge sarà lasciata nelle mani della nuova amministrazione Trump e, più precisamente, del futuro ministro della Giustizia, Pam Bondi. Data l’opposizione di Donald Trump alla scomparsa di TikTok, potrebbe scegliere di non fare nulla, preservando di fatto il social network.
Trump ha chiesto ai giudici di rimandare la decisione a dopo il suo insediamento, ritenendo di poter «salvare la piattaforma affrontando al contempo i problemi di sicurezza nazionale». In particolare, potrebbe suggerire al Congresso di modificare il testo per dare a TikTok un certo margine di manovra.
Vendita
Finora ByteDance si era opposta all’idea di vendere il suo gioiello, ma secondo Bloomberg, il governo cinese è aperto a un’acquisizione da parte di Elon Musk, già azionista di un altro social network, X (ex Twitter), e alleato di Trump. Tuttavia, TikTok ha definito questo scenario «pura finzione».
Altri candidati includono l’uomo d’affari Frank McCourt, promotore del concetto di Project Liberty, che punta a trasformare TikTok in una piattaforma più sicura per i suoi utenti. Anche l’ex capo di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha mostrato interesse.
Migrazione
Sebbene i server di TikTok US siano situati negli Stati Uniti, la fattibilità tecnica di una scissione rimane in discussione. La scomparsa della versione americana potrebbe favorire i rivali come YouTube Shorts e Instagram Reels, che negli ultimi anni hanno adottato il formato di brevi video che ha reso TikTok un successo globale.
Molti creatori di contenuti si stanno già diversificando su altre piattaforme e, più recentemente, sull’app cinese Xiaohongshu, che potrebbe anch’essa finire nel mirino delle autorità americane.
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