Hamas ha comunicato ad Al Jazeera che una sua delegazione, guidata da Khalil al-Hayya, ha consegnato ai mediatori in Qatar ed Egitto la sua approvazione all’accordo per un cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri a Gaza. «Abbiamo un accordo - ha annunciato Donald Trump su Truth - per gli ostaggi in Medio Oriente. Saranno rilasciati a breve».
Biden, accordo frutto di molti mesi di intensa diplomazia
«Ho esposto i contorni precisi di questo piano - ricorda in una nota - il 31 maggio 2024, dopo di che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. È il risultato non solo dell’estrema pressione a cui è stato sottoposto Hamas e del cambiamento dell’equazione regionale dopo un cessate il fuoco in Libano e l’indebolimento dell’Iran, ma anche della tenace e scrupolosa diplomazia americana. La mia diplomazia non si è mai fermata negli sforzi per ottenere questo risultato».
«Mentre accogliamo questa notizia - prosegue - ricordiamo tutte le famiglie i cui cari sono stati uccisi nell’attacco di Hamas del 7 ottobre e le tante persone innocenti uccise nella guerra che ne è seguita. È da tempo che i combattimenti devono finire e che il lavoro di costruzione della pace e della sicurezza deve iniziare. Sto anche pensando alle famiglie americane, tre delle quali hanno ostaggi in vita a Gaza e quattro in attesa della restituzione delle spoglie dopo quella che è stata la prova più orribile che si possa immaginare. Con questo accordo, siamo determinati a riportarli tutti a casa», conclude, dicendosi «emozionato che coloro che sono stati tenuti in ostaggio possano essere riuniti alle loro famiglie».
Il ministro degli Esteri israeliano: "Accordo doloroso ma è importante liberare ostaggi"
«Siamo molto vicini» all’accordo sulla tregua a Gaza. «Nella nostra regione nulla è definitivo finché non è definitivo però ci sono pochissimi divari che rimangono e la mia speranza è che nel giro di qualche ora saremo in grado di concludere: se succederà domani avremo una riunione di governo in Israele per votare sull'accordo». Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar intervistato da Bruno Vespa a Cinque Minuti su Rai1 parlando dell’intesa su Gaza
«E' un accordo molto difficile, doloroso, ma è molto importante per noi che vengano liberati dalla prigionia i nostri uomini, la nostra gente. Allo stesso tempo è molto doloroso perché ha a che fare con la liberazione di pericolosissimi terroristi, compresi assassini che dovranno uscire dalle nostre carceri». «Questa è leadership, bisogna decidere tra due brutte opzioni, non tra una bella opzione e una brutta opzione, ed è proprio quello che stiamo facendo adesso», ha aggiunto.
«Tutta la prima fase dell’accordo dovrebbe durare 42 giorni. Durante questi 42 giorni, dovrebbero essere rilasciati 34 ostaggi sui 98 israeliani che sono ancora prigionieri. Però non amo scendere nei dettagli perché la logica cambia per alcuni terroristi. È un accordo molto difficile, doloroso, ma il rapporto cambia tra donne, anziani e altri tipi di ostaggi. Non è lo stesso in rapporto ma varia», ha spiegato Sàar.
1 Commento
Armando
16/01/2025 04:56
PACE,PADE,PACE ! VIVIAMO IN PACE,FRATELLI !