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Medio Oriente, slitta la riunione del governo di Israele per il voto sulla tregua: "Hamas estorce concessioni"

A Gaza 7 morti nella notte in due attacchi israeliani. Sono già 73 le vittime nella Striscia dall'annuncio dell'intesa

Almeno 73 persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani a Gaza dopo l'annuncio dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La Protezione civile della Striscia ha segnalato stamattina sette morti in due attacchi israeliani, poche ore dopo l'annuncio di una tregua che entrerà in vigore domenica dopo oltre 15 mesi di guerra. Ieri sera sempre la Protezione civile della Striscia di Gaza aveva segnalato 20 morti in tre diversi attacchi israeliani, avvenuti dopo che il Qatar e gli Stati Uniti avevano annunciato un accordo per un cessate il fuoco nell'enclave palestinese.

Slitta la riunione del governo di Israele per il voto sull'accordo a Gaza

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha diffuso una nota in cui afferma che "Hamas ha rinnegato parti dell'accordo raggiunto con i mediatori e Israele nel tentativo di estorcere concessioni dell'ultimo minuto. Il gabinetto israeliano non si riunirà finché i mediatori non comunicheranno a Israele che Hamas ha accettato tutti gli elementi dell'accordo".

Famiglie: "Solo Netanyahu responsabile se l'accordo crolla"

Le famiglie degli ostaggi del Forum Haim, facendo riferimento all'annuncio dell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu secondo cui "Hamas ritratta le sue intese", hanno affermato che "né Hamas né Ben Gvir, ma Benyamin Netanyahu, sarà responsabile di qualsiasi ulteriore ostacolo al ritorno degli ostaggi". Secondo le famiglie, "l'accordo deve essere avviato immediatamente in tutte le sue fasi".

Hamas, "Impegnati a rispettare l'accordo di tregua"

Un membro dell'ufficio politico di Hamas, Izzat al-Rashak, facendo riferimento all'annuncio dell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, secondo cui l'organizzazione terroristica "ritorna sui propri accordi", ha affermato che "Hamas è impegnata a rispettare l'accordo".

Hamas, "L'accordo è un momento storico, sconfitta per Israele"

Uno dei leader di Hamas, Khalil al-Hayya, ha affermato in un discorso televisivo che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi nella Striscia di Gaza e definisce l'accordo di cessate il fuoco come un "momento storico" e una sconfitta per lo Stato ebraico. "Il nostro popolo ha frustrato gli obiettivi dichiarati e nascosti dell'occupazione: oggi dimostriamo che" Israele "non sconfiggerà mai il nostro popolo e la sua resistenza", ha detto al-Hayya citato dai media locali. Il leader di Hamas ha elogiato i massacri di israeliani guidati dal gruppo palestinese nell'ottobre 2023 che hanno dato inizio alla guerra nella Striscia di Gaza come un "successo militare" e "una fonte di orgoglio" per il popolo palestinese. Al-Hayya ha apprezzato anche Hezbollah in Libano e gli Houthi nello Yemen per aver lanciato attacchi contro Israele in solidarietà alla causa di Hamas. Il leader del gruppo islamista ha quindi assicurato che Hamas continuerà a perseguire la distruzione di Israele e a guardare a Gerusalemme e alla moschea di Al-Aqsa come guida. "Il nostro nemico non vedrà mai un momento di debolezza da parte nostra", ha sottolineato. "A nome di tutte le vittime, di ogni goccia di sangue versata e di ogni lacrima di dolore e oppressione diciamo: non dimenticheremo e non perdoneremo" le sofferenze inflitte alla popolazione di Gaza durante la guerra, aveva detto precedentemente al-Hayya.

Netanyahu, "Hamas pretende prigionieri ma Israele ha diritto di veto"

L'Ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che Hamas "sta chiedendo di dettare l'identità" dei prigionieri palestinesi da rilasciare ma Israele ha il diritto di veto sul rilascio di "assassini di massa che sono simboli del terrore". In una dichiarazione rilasciata stanotte e citata dai media locali, l'ufficio di Netanyahu accusa quindi il movimento islamista al potere nella Striscia di Gaza di cercare di "tornare indietro" sui termini dell'accordo di tregua relativi al rilascio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. "Tra le altre cose, in contrasto con una clausola esplicita che dà a Israele il diritto di porre il veto sul rilascio di assassini di massa che sono simboli del terrore, Hamas sta chiedendo di dettare l'identità di questi terroristi", si legge nel comunicato. "Il primo ministro ha incaricato il team negoziale di rispettare gli accordi presi e di respingere categoricamente i tentativi di ricatto dell'ultimo minuto da parte di Hamas", viene aggiunto.

Media, due americani nella lista ostaggi da liberare in prima fase

Due americani detenuti a Gaza sono sulla lista degli ostaggi da rilasciare nella prima fase di sei settimane dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas annunciato ieri. Si tratta di Keith Siegel e Sagui Dekel-Chen, secondo quanto ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione Biden, scrivono i media americani. Siegel fa parte della categoria degli ostaggi anziani, mentre Dekel-Chen era rimasto ferito il 7 ottobre. Il terzo ostaggio americano ritenuto ancora vivo, Edan Alexander, è un soldato e quindi non sarà rilasciato prima della seconda fase di 42 giorni, ma gli Stati Uniti sono impegnati a garantire la sua liberazione, ha dichiarato l'alto funzionario durante un briefing. I corpi di altri quattro americani ancora trattenuti a Gaza saranno consegnati nella terza fase dell'accordo, afferma il funzionario.

Le reazioni

Cina, "Sostegno per la piena attuazione dell'accordo Israele-Hamas"

La Cina accoglie con favore "l'accordo sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri a Gaza, sperando che l'intesa possa essere implementata in modo efficace per raggiungere un cessate il fuoco completo e permanente nella regione". E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri, Guo Jiakun, in risposta all'accordo tra Israele e Hamas ufficializzato ieriì. Guo ha anche aggiunto che "la Cina sostiene la completa attuazione dell'accordo e continuerà a compiere sforzi positivi per fornire aiuti umanitari a Gaza e ad assistere la ricostruzione postbellica".

Pasdaran, "La tregua a Gaza è una sconfitta per Israele"

Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno accolto il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas come una "vittoria" per i palestinesi e una "sconfitta" per Israele. "La fine della guerra e l'imposizione di un cessate il fuoco... è una chiara vittoria e una grande vittoria per la Palestina e una sconfitta ancora più grande per il mostruoso regime sionista", affermano i Pasdaran in una dichiarazione.

Jihad palestinese, accordo di tregua "onorevole"

La Jihad islamica palestinese ha salutato come "onorevole" l'accordo di cessate il fuoco raggiunto per la Striscia di Gaza. "Il nostro popolo e la sua resistenza hanno imposto un accordo onorevole per fermare l'aggressione" israeliana, afferma il gruppo militante in una dichiarazione citata dai media locali. La seconda organizzazione islamista dopo Hamas nell'enclave palestinese aggiunge che rimarrà "vigile per garantire la piena attuazione di questo accordo".

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