
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Donald Trump hanno concordato che una «soluzione di lungo termine» per il conflitto in Ucraina può essere raggiunta attraverso i negoziati. A renderlo noto è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass.
L’annuncio segna un potenziale cambiamento nell’approccio diplomatico tra Washington e Mosca, aprendo uno spiraglio per colloqui diretti tra le parti in conflitto.
Trump: “Lavoreremo a stretto contatto”
Trump, attraverso il suo social network Truth Social, ha dichiarato di aver avuto una «lunga e altamente produttiva telefonata» con Putin, durante la quale sono stati affrontati temi di geopolitica globale: «Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, il potere del dollaro e vari altri argomenti».
L’ex presidente ha aggiunto che entrambi i leader hanno convenuto sull’importanza di interrompere la guerra tra Russia e Ucraina, ribadendo che «milioni di persone sono morte in un conflitto che non sarebbe mai accaduto se fossi stato presidente».
Putin invita Trump a Mosca: un incontro all’orizzonte?
A rafforzare il dialogo tra le due potenze vi è anche l’invito ufficiale del Cremlino a Trump per una visita a Mosca. Lo stesso Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziati diretti.
Secondo fonti russe, Putin avrebbe sottolineato la necessità di «affrontare le cause profonde del conflitto» e si sarebbe detto d’accordo con Trump sulla possibilità di una «soluzione a lungo termine» attraverso il dialogo.
Chi guiderà i negoziati?
Trump ha già designato un team di alto livello per condurre le trattative con Mosca, coinvolgendo:
- Marco Rubio, Segretario di Stato
- John Ratcliffe, Direttore della CIA
- Michael Waltz, Consigliere per la Sicurezza Nazionale
- Steve Witkoff, Ambasciatore e Inviato Speciale
Il primo passo sarà una telefonata del presidente Trump al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, per informarlo della conversazione avuta con Putin e dell’inizio delle trattative.
Il futuro delle relazioni tra Washington e Mosca
L’accordo tra Trump e Putin potrebbe segnare un punto di svolta nelle relazioni tra Stati Uniti e Russia, ma resta da vedere come la comunità internazionale e il governo ucraino reagiranno all’iniziativa.
Il Cremlino, da parte sua, ha ribadito la volontà di negoziare, ma resta fermo sulle sue posizioni rispetto alla sicurezza nazionale e agli interessi strategici nella regione.
Intanto, lo scenario diplomatico globale attende di capire se questa apertura porterà a una vera de-escalation del conflitto o se si tratta solo di una mossa strategica in vista delle future elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
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