
Josep Borrell, l’ex Alto Rappresentante della Politica estera Ue ha accusato Israele di «genocidio» a Gaza. «Stiamo assistendo alla più grande operazione di pulizia etnica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con l’obiettivo di creare una splendida meta turistica una volta che tutte le milioni di tonnellate di macerie saranno state rimosse da Gaza e i palestinesi saranno morti o se ne saranno andati», ha affermato il politico spagnolo, citato dal Guardian, facendo riferimento al piano per la Striscia proposto dal presidente Usa Donald Trump che prevede una ricostruzione in stile 'Riviera'.
«Sappiamo tutti cosa sta succedendo lì, e abbiamo tutti sentito gli obiettivi dichiarati dai ministri di Netanyahu, che sono chiare dichiarazioni di intenti genocidi. Raramente ho sentito il leader di uno Stato delineare così chiaramente un piano che rientra nella definizione legale di genocidio», ha aggiunto, sottolineando che «da mesi ormai non arriva nulla a Gaza. Niente acqua, niente cibo, niente elettricità, niente carburante, niente servizi medici».
I gruppi al Parlamento europeo hanno diffuso un appello: «Noi, leader dei gruppi politici Ppe, S&D, Renew Europe, Verdi/Efa e Left al Parlamento Europeo, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la minaccia di un’ulteriore escalation militare nella Striscia di Gaza e protestiamo contro tutte le violazioni del diritto internazionale in questo conflitto, comprese tutte le dichiarazioni che prevedono cambiamenti territoriali o demografici nella zona». Lo fanno sapere i gruppi in una nota. Non si sono associati all’iniziativa Ecr e i Patrioti per l'Europa. «Chiediamo un intervento internazionale immediato ed efficace per alleviare l’intollerabile crisi umanitaria a Gaza».
Ancora nessun commento