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Sick Luke irrompe con "X2": contaminazioni e featuring in un disco che è già storia

Dalla trap al rap, dall'indie al pop, mescolanze ed esperimenti per il produttore che spacca il 2022 con un lavoro destinato a incidere sull'anno musicale appena iniziato. Dentro, tra gli altri: Gazzelle, Ernia, Sfera Ebbasta, Coez, Capo Plaza, Ghali, Madame, Jake La Furia, Fabri Fibra, Carl Brave, Luchè ed Emis Killa. La chicca: la collaborazione con il padre Duke Montana

Una bomba generazionale. Una miscela di elementi che mette insieme frammenti underground, collaborazioni, contaminazioni e universi distanti ma unificati nell'ultimo lavoro di Sick Luke, “X2” al secolo Luca Antonio Barker, produttore e rapper classe 1994, con l'hip hop nel sangue. Non è solo un modo di dire, considerando le sue origini: è infatti il figlio di Duke Montana, storico esponente della scena “hh” romana, ex componente del Truce Klan, gruppo che ha fatto la storia del movimento nella Capitale e non solo. E con il quale collabora proprio in una delle 17 tracce dell'atteso disco, l'ultima, “Libertà”: inno a un proprio modo di essere, tra vita, sacrifici e desideri.

L'ultimo lavoro di Sick, pubblicato la scorsa settimana, ha già creato il solco nel 2022 musicale. Un percorso originale che, come accennato, riunisce realtà di diversa estrazione musicale divenendo quasi magico all'ascolto: dalla trap nella quale l'artista si è affermato al fianco della Dark Polo Gang, dal rap all'indie, dalla street al commerciale. Forse farà storcere il naso agli integralisti delle note, ma è impossibile non immedesimarsi in almeno una di queste “super track”.

Dalla contrastante “Notte scura” con Gazzelle e Tedua alla “Creatur” raccontata con schiettezza da Geolier ed Ernia. Le lanciatissime “Solite pare” di Tha Supreme e Sfera Ebbasta e la “Falena” di Franco126, Coez e Ketama126. E ancora il “Dream team” del mondo street con Pyrex, Capo Plaza e Shiva, passando per “Hentai” di Ghali e Tony Effe. Suoni smaliziati ma universali, contrasti fra tristezza ed esaltazione, realtà e immaginazione, introspettivo e grande pubblico.

Dentro a due anni di lavoro un parterre assurdo per chi vuole farsi trascinare in un viaggio vero, autentico e senza steccati, dove contano i messaggi, le qualità e la buona musica. Imperdibile “Faccio cose” con Jake La Furia, Fabri Fibra e Izi, altri mostri sacri che hanno segnato un'epoca della “scienza doppia h” tricolore, ma ce n'è davvero per tutti i gusti tra Madame, Carl Brave, Luchè, Cosmo ed Emis Killa.

I risultati sono già arrivati: terzo posto in classifica nel secondo weekend nell'anno tra gli album più ascoltati su "Spotify". I singoli più sentiti sinora sono “La strega del frutteto”, “Solite pare” e “Dream team”, ma la spaziatura di 34 artisti e 17 collaborazioni garantisce ampi margini di manovra anche nei prossimi mesi. Insomma, dopo “Gvesvs” di Gue Pequeno e “Noi, loro, gli altri” Marracash a fine anno, i botti sono arrivati anche all'alba del 2022. E “X2” punta ad arrivare tra i dischi dell'anno.

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