Con Ci pensiamo domani (triplo disco di platino) e Che t'o dico a fà (disco di platino), Angelina Mango - 200 milioni di streaming - è stata la rivelazione del 2023. E il 2024 non sarà da meno, con la prossima partecipazione al festival di Sanremo con il brano La Noia e una serie di concerti nei club già annunciati. Un talento, il suo, che non è solo Dna, figlia di Mango e di Laura Valente. «Porto a testa alta il mio cognome - dice la 22enne con un sorriso -, ma sono abbastanza sicura che le miei origini familiari abbiano poco a che fare con il mio percorso artistico». E come darle torto. Dopo la partecipazione all’ultima edizione di Amici (arrivò seconda assoluta, ma prima nel canto) ha inanellato successi, un tour sold out e tante gratificazioni. Ciliegina sulla torta la chiamata di Amadeus. «Non sono il tipo che si crea molte aspettative, non ci credevo più di tanto - racconta -. Adesso che ci sono dentro, però, sono fiera e penso di meritarlo. Non credo neppure che sia troppo presto per me: ho vissuto tanta musica, il tempo e l’età sono solo numeri. Anche il fatto di essere donna mi rende orgogliosa. Vado a testa alta e libera».
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La forza del suo progetto, ne è convinta, «è la sincerità: quando c'è, arriva». L’obiettivo è di non deludere nessuno, «in primis il mio pubblico, è grazie a loro se sono arrivata all’Ariston, poi me stessa. E anche Maria De Filippi, che mi ha dato un grande aiuto per arrivare a questo momento della mia vita. La mia vittoria sarà scendere dal palco e sapere di aver comunicato qualcosa alle persone. È stato quando ho sentito finita La noia che ho capito di voler partecipare. Confido che la mia esibizione non mi lasci rimpianti». La Noia, che si modella sui ritmi della cumbia colombiana, sa già di tormentone, è stata firmata a quattro mani da Angelina e Madame, con la produzione di Dardust affiancato da E.D.D. «Una collaborazione che ha prodotto la canzone giusta. Il sound era coerente con il senso del pezzo e con il concetto che volevamo esprimere. La cumbia era un ballo che si faceva nei momenti di difficoltà, e dunque coincide con l'idea degli alti e bassi della nostra vita, che non ci permettono di annoiarci». Il brano unisce elementi della tradizione e sonorità contemporanee, con anche incursioni nell’immaginario musicale dei Balcani (con violino e chitarra classica): Angelina mette in mostra, dunque, un nuovo lato artistico. Un «affare di famiglia» Sanremo, dove il padre (scomparso nel 2014) aveva debuttato nel 1985 tra le Nuove proposte e dove nel 2007, mamma e papà si esibirono insieme nella serata dei duetti con Chissà se nevica. «A casa non ho chiesto consigli - spiega ancora la giovane artista che promette di impegnarsi anche con il Fantasanremo -, ma nessuno mi ha mai illuso che quel palco, il re dei plachi, fosse semplice. Io vado con naturalezza e ingenuità, ma soprattutto con entusiasmo che spesso viene dimenticato a causa della sacralità e della paura: io non voglio perdermi neanche un minuto. Non voglio farmi assalire né dall’ansia né dalla responsabilità. Aspetto il festival come fossi una bambina che aspetta il Natale. Mi spaventa solo l’idea di rivedermi». Per Sanremo Angelina Mango ha poi preparato una sorpresa: nella centro della cittadina ligure, nella settimana del festival, nascerà La noioteca: un luogo che offrirà attività inusuali, legate al mondo della cantautrice, da sperimentare investendo i propri minuti di noia. E dopo il successo dello scorso tour autunnale - il primo di un’artista italiana a diventare una serie su TikTok - è pronta a tornare live con un’anticipazione al Fabrique di Milano il 14 aprile e poi in autunno con Angelina Mango nei club 2024.