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Il sogno di Carlo Conti per il suo Sanremo: "Vasco, pensaci, l'Italia ti vuole. Fantastico iniziare con Albachiara"

L'appello al rocker il conduttore e direttore artistico del prossimo Festival lo lancia da Rai1, ospite di Giorgia Cardinaletti. E annuncia novità su tempi di chiusura, big, nuove proposte e ospiti...

Intanto una delle novità annunciate è che «Finirò prima e rimetto il
Dopofestival». Un sogno per il prossimo Sanremo? "Sarebbe fantastico iniziare con Albachiara cantata da Vasco Rossi. Vasco, pensaci: non lo voglio io, lo vuole l’Italia»
. È l'appello lanciato da Carlo Conti al rocker. Quanto agli ospiti, più in generale, Conti spiega che «magari il festival vivrà di tanta forza musicale che non sarà necessario averli».

A Sanremo, poi, «riporto la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara e i Big faranno la loro corsa». Ospite di Un caffè con Giorgia Cardinaletti, su Rai1, Conti anticipa che «il vincitore delle Nuove Proposte sarà probabilmente proclamato nella serata delle cover», aggiunge. «Non ci saranno eliminazioni, sarebbe anacronistico», dice ancora il direttore artistico e conduttore, spiegando che non intende «buttare all’aria» il lavoro di Baglioni e Amadeus, ma fare «piccolissime modifiche».

«Sto lavorando sulle mie edizioni (dal 2015 al 2017, ndr) tenendo conto anche del grandissimo lavoro fatto successivamente», «da Baglioni nelle sue due edizioni e nei cinque straordinari festival di Amadeus che hanno fatto crescere Sanremo». Centrale la scelta delle canzoni: «Ho sempre sentito una grande responsabilità: mia moglie mi dice che nei miei precedenti festival mi svegliavo di notte, assalito dai dubbi su un brano che magari avevo scartato. La 'bistecca' del festival sono le canzoni, i cantanti in gara, il resto è contorno». Della centralità della musica, racconta, «ho parlato anche con Amadeus: la musica, del resto, è stata il fil rouge della nostra vita, il resto è metter su un un programma televisivo, importantissimo, certo, perché Sanremo è come la Nazionale, si diventa tutti commissari tecnici e direttori artistici».

La scelta dei brani? Punterà sulla «musica che sta andando adesso. Mi sono accorto al mio ultimo festival che qualcosa stava cambiando, dopo il podio formato da Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia ed Ermal Meta, due artisti che l’anno prima erano nelle Nuove Proposte e una grande icona della musica: me ne sono reso conto quando nelle settimane successive la notizia più importante divenne il record di visualizzazioni di Occidentalìs Karma, la canzone vincitrice», spiega Conti. L’ascolto dei pezzi è appena cominciato: «Qualcosina inizia ad arrivare. Solo dieci anni fa, quando ho condotto il mio primo festival, arrivava ancora il cd, ora ti arriva il whatsapp, il file sulla mail», sorride il direttore e conduttore artistico, spiegando che si entrerà nel vivo dell’ascolto «tra fine agosto e settembre».

Il lavoro per Sanremo «va organizzato: viene prima il regolamento, poi l’attenzione alle Nuove Proposte, poi i Big, poi si decide chi sarà con me. La parte spettacolo - ribadisce - è l’ultima cosa, la cosa più importante è la scelta delle canzoni».

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