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E' morto il chitarrista Giorgio Cocilovo: il legame con Renato Zero e l'Orchestra di Sanremo

Si è spento a 68 anni Giorgio Cocilovo, uno dei più apprezzati chitarristi italiani, figura chiave della scena musicale dagli anni '70 in poi. A dare l’annuncio è stato Franco Mussida, fondatore e direttore dell’istituto CPM, dove Cocilovo ha trasmesso la sua arte a generazioni di musicisti.  Il musicista lottava da tempo con una malattia.

Una carriera tra jazz, rock e pop italiano

Appassionato di chitarra sin dall’adolescenza, Cocilovo ha iniziato il suo percorso musicale ispirandosi ai grandi guitar hero degli anni '70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page. La svolta arriva nel 1976, grazie all’incontro con Tullio De Piscopo, che lo introduce nel mondo del jazz fusion, portandolo fino al prestigioso Montreux Jazz Festival.

Negli anni '80, il suo talento lo rende uno dei più richiesti session man, contribuendo con la sua chitarra ai dischi e ai tour di Al Bano, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Ivan Graziani, Giorgio Gaber e molti altri. Nel 1985, riceve il Telegatto come miglior chitarrista di studio.

Il legame con Renato Zero e l'Orchestra di Sanremo

Tra le tante collaborazioni, quella più duratura è stata con Renato Zero, con cui ha condiviso palchi e incisioni per decenni. Dal 1990 al 2019, è stato un punto di riferimento nell’Orchestra del Festival di Sanremo, arrivando anche a dirigerla nel 1994 per l'esibizione di Enzo Jannacci e Paolo Rossi.

La sua chitarra ha accompagnato le più celebri voci della musica italiana, lasciando un’impronta indelebile tra palco e studio di registrazione.

"Buon viaggio Maestro" – ha scritto Franco Mussida nel suo omaggio sui social – "Grazie per l’etica dei tuoi comportamenti e per tutti gli insegnamenti che ci hai dato".

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