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Dipendenze e alcolismo tra i giovani: Noi Magazine incontra il prof. Emanuele Scafato

L’alcol è tra le sostanze psicoattive più usate e il suo consumo è considerato il quinto fattore di rischio per il carico di malattia globale. In Europa circa 800 persone muoiono ogni giorno per cause correlate al consumo di alcol e fra queste una percentuale elevata si registra nella fascia di età compresa tra 20 e 24 anni; in Italia la media giornaliera dei decessi per lo stesso motivo è di 48 persone, oltre 17.000 ogni anno. Dati preoccupanti quelli diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità relativi al “Rapporto 2020” dell’Osservatorio Nazionale Alcol, che riletti alla luce della pandemia, denunciano una situazione ben più grave.

Nell’ultimo anno infatti, la percentuale di alcolici acquistati online in Italia è aumentata del + 446% (il + 209% riguarda ancora una volta i giovani fra 18 e 24 anni). Dietro questi numeri, come ha spiegato il professor Emanuele Scafato, direttore del centro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca e la Promozione della Salute sull’Alcol e le problematiche Alcolcorrelate e dell’Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, “c’è la vita reale di ragazzi con un disagio evidentemente pregresso e rimasto sopito fino al momento dell’isolamento, perché erano riusciti a gestire la situazione fuori dal contesto familiare”.

Nel primo lockdown i luoghi di aggregazione reale sono stati sostituiti da quelli virtuali e qui la consumazione di “aperitivi digitali” e appuntamenti in videochat sono degenerati in situazioni di rischio per la salute. La pandemia dunque sembra essere stata “una cartina al tornasole per tutte quelle situazioni a oggi sconosciute” ha spiegato Scafato, da anni impegnato nella lotta alle dipendenze da alcol, precisando che la “trasformazione virtuale” dell’esistenza ha favorito alcuni “passatempi” - come quello della “Nek Nomination”, un gioco che consiste nel nominare amici chiamati a filmarsi mentre bevono un’intera bottiglia di super alcolico - divenuti una valvola di sfogo.

Molti dei casi “intercettati” negli ultimi mesi sembrerebbero riguardare soggetti minorenni: sempre più frequenti le chiamate giunte ai servizi territoriali da parte di genitori in difficoltà con figli giovanissimi intossicati dall’alcol.  Lo specialista spiega  come le conseguenze legate all’abuso di sostanze alcoliche nei giovani sembrano essere lente e prolungate: “dai 12 ai 25 anni, l’alcol interferisce nello sviluppo del cervello impedendo la maturazione della razionalità cognitiva, che determina impulsività, depressione e incapacità di autocontrollo”. Sembrerebbe inoltre che i consumatori di alcol presentino un sistema immunitario più debilitato e quindi maggiormente predisposto alle infezioni virali, nel caso specifico anche quella da Covid-19. Scafato ha sottolineato inoltre la pericolosità delle fake news veicolate da alcuni spot, che parlano di consumo consapevole o responsabile degli alcolici.

“Dai 12 ai 25 anni l’unica responsabilità da mantenere è quella di evitarne il consumo, perché l’interferenza con il sistema cognitivo è molto alta” ha dichiarato, incoraggiando il dialogo fra i giovani e le istituzioni (scuola, famiglia, sanità) assieme al mondo dell’informazione.

Di disagi tra i giovani legati alle dipendenze in generale e all'alcolismo in particolare si parlerà giovedì 22 aprile, a partire dalle 11 in diretta sul canale YouTube di Gazzetta del Sud, nel webinar “La scuola che insegna a stare bene - Giornata di prevenzione dei rischi da alcol e dipendenze”,  promosso dalla Società Editrice Sud in sinergia con l'Asp di Messina e l'Ufficio scolastico provinciale e in collaborazione con il liceo scientifico “Empedocle” di Messina nell’ambito del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”.

Ospite d’onore dell’evento web - sostenuto dall’Unità operativa di Educazione e promozione alla Salute  dell'Azienda sanitaria provinciale di Messina tra le iniziative programmate in occasione dell'appuntamento annuale del “Mese di prevenzione alcologica” - sarà proprio il prof. Emanuele Scafato, al quale gli studenti messinesi dell’Empedocle e quelli calabresi dell’Istituto d’istruzione superiore di Cariati (Cosenza) e del Liceo scientifico Berto di Vibo Valentia, avranno la possibilità di rivolgere domande specifiche sulla delicata tematica, che richiede percorsi di sensibilizzazione attraverso una corretta informazione.

Numerose le scuole di Messina e della Calabria che hanno aderito all'iniziativa e seguiranno l'evento su youtube, in diretta o programmandone successivamente la visione con gli studenti, i quali produrranno lavori sull'argomento da pubblicare sul supplemento di Gazzetta del Sud, che si fa dunque parte attiva della comunità educante in sinergia con le istituzioni del territorio, svolgendo un'importante azione di sensibilizzazione tra i ragazzi.

Dopo gli interventi di saluto del presidente della Ses Lino Morgante, del direttore sanitario dell’Asp di Messina Dino Alagna con il direttore del Sert Piero Russo, della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Messina Ornella Riccio e dei dirigenti scolastici dell’Empedocle Angelo Miceli (con il direttore avvocato Giuseppe Pedullà), Sara Giulia Ajello dell’Istituto superiore di Cariati  e Caterina Calabrese del liceo Berto di Vibo, si aprirà il dibattito degli studenti con il prof. Scafato.

Al webinar, moderato dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa responsabile dell’inserto “Noi Magazine”, parteciperanno anche i rappresentanti del Coordinamento regionale delle Consulte studentesche della Calabria che, con la coordinatrice prof.ssa Franca Falduto, stanno svolgendo una costante azione di approfondimento sul disagio giovanile, con appuntamenti settimanali dei quali raccontano proprio sulle pagine del supplemento di Gazzetta del Sud.

Per seguire la diretta collegarsi al link https://www.youtube.com/watch?v=irTkkTVzXAg

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