Sabato 23 Novembre 2024

Giornata Internazionale dell'Educazione, imparare per la pace senza razzismo e discriminazioni

"L’istruzione come strumento per promuovere società che valorizzano la dignità umana e la pace": è il principio su cui si fonda la Giornata Internazionale dell'Educazione,  proclamata per il 24 gennaio dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite proprio per celebrare il ruolo dell'educazione per la pace e lo sviluppo sociale. Il tema scelto per l'edizione 2024, la sesta, è “Imparare per una pace duratura” declinato in particolare nell'impegno contro l'odio e le discriminazioni. L’UNESCO, organizzazione Onu per l'Educazione la Scienza e la Cultura, dedica infatti la Giornata Internazionale dell’Educazione di quest’anno al "ruolo cruciale che l’istruzione e gli insegnanti svolgono nel contrastare l’incitamento all’odio, un fenomeno che è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni con l’uso dei social media, danneggiando il tessuto delle nostre società ". "La diffusione accelerata dell’incitamento all’odio è una minaccia per tutte le comunità -  afferma Audrey Azoulay, direttrice generale dell'UNESCO - La nostra migliore difesa è l’istruzione, che deve essere al centro di ogni sforzo di pace. È nostro dovere collettivo dare agli studenti di tutte le età la possibilità di decostruire l’incitamento all’odio e gettare le basi per società inclusive, democratiche e rispettose dei diritti umani. Per avere successo, dobbiamo formare e sostenere meglio gli insegnanti che sono in prima linea nel superare questo fenomeno". "II mondo - ammonisce l'Unesco - sta assistendo a un’ondata di conflitti violenti parallelamente a un aumento allarmante di discriminazione, razzismo, xenofobia e incitamento all’odio. L’impatto di questa violenza trascende ogni confine basato su geografia, genere, razza, religione, politica, offline e online. Un impegno attivo per la pace è oggi più urgente che mai: l’istruzione è centrale in questo sforzo, come sottolineato dalla Raccomandazione dell’UNESCO sull’educazione alla pace, ai diritti umani e allo sviluppo sostenibile . Imparare per la pace deve essere trasformativo e contribuire a conferire agli studenti le conoscenze, i valori, gli atteggiamenti, le competenze e i comportamenti necessari per diventare agenti di pace nelle loro comunità". "L’incitamento all’odio alimenta pregiudizi e discriminazioni e può favorire e normalizzare la violenza. La sua recente escalation globale, amplificata dall’uso dei social media ed esacerbata da nuove e prolungate crisi in diverse regioni, ha un grave impatto sulla sicurezza e sulla protezione delle comunità di tutto il mondo. In questa giornata, l’UNESCO esorta i suoi Stati membri a dare priorità all’istruzione come strumento per promuovere società che valorizzano la dignità umana e la pace". Nel 2023 l’UNESCO ha pubblicato la guida “ Affrontare l’incitamento all’odio attraverso l’educazione ” per aiutare i decisori a rafforzare le loro politiche pubbliche in questo ambito. L’Organizzazione sta inoltre intensificando i propri sforzi per promuovere linee guida antirazziste e affrontare il razzismo nei libri di testo, nonché un’iniziativa globale per combattere l’antisemitismo nell’istruzione e attraverso l’istruzione. Gli eventi tra New York e l'Italia Il 24 gennaio, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, l’UNESCO riunisce ministri, leader dell’istruzione, educatrici e educatori di tutto il mondo per discutere il ruolo centrale dell’istruzione nel raggiungimento di una pace globale sostenibile. Nel novembre 2023, i 194 Stati membri dell’UNESCO hanno adottato una nuova raccomandazione che stabilisce un quadro globale in questo settore. Sempre il 24 gennaio l’UNESCO organizza un evento internazionale di formazione online (in francese, info sul sito istituzionale) per insegnanti di tutto il mondo sulla decostruzione dell’incitamento all’odio, che fornirà loro gli strumenti per individuare, affrontare e prevenire meglio gli episodi di incitamento all’odio. Formazione che rientra nell'azione dell'UNESCO volta ad aiutare gli Stati membri e i professionisti dell'istruzione ad affrontare il discorso dell'odio attraverso l'istruzione. E sempre il 24 due eventi in Italia: la II Assemblea Annuale della Rete delle Cattedre UNESCO Italiane, presso il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università dell’Insubria a Como. Il focus sarà sull’educazione, con particolare riferimento ai compiti che le università potrebbero assumere nel processo di life-long-learning e nel dialogo col territorio. Oltre al rettore, prof. Angelo Tagliabue, interverranno il portavoce della ReCUI, prof. Patrizio Bianchi, il coordinatore delle Città Creative UNESCO italiane, arch. Vittorio Salmoni, e i titolari o i delegati delle Cattedre UNESCO italiane. In agenda un intervento online di Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Un altro evento è organizzato dalla Rete italiana delle Scuole associate all’UNESCO – ASP.Net, che propone una giornata di studi e riflessione dal titolo “L’apprendimento per una cultura di pace”. L’iniziativa, partendo da una attenta disamina della Raccomandazione UNESCO sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile, intende approfondire e mettere in evidenza, con il contributo di studiosi ed esperti, il ruolo imprescindibile dell’educazione per la costruzione di una società basata sui fondamenti di pace, eguaglianza, rispetto delle diversità e dei diritti umani. Previsto l’intervento della Commissione Nazionale Italiana Unesco, rappresentata da Antonella Cassisi e Francesca La Rovere. Bambini che non vanno a scuola, adulti analfabeti "L’istruzione è un diritto umano, un bene pubblico e una responsabilità pubblica. - ammonisce l'Unesco - Senza un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e senza opportunità permanenti per tutti, i paesi non riusciranno a raggiungere l’uguaglianza di genere e a spezzare il ciclo di povertà che lascia indietro milioni di bambini, giovani e adulti. Oggi, 250 milioni di bambini e giovani non vanno a scuola e 763 milioni di adulti sono analfabeti. Il loro diritto all’istruzione viene violato ed è inaccettabile". È tempo, dunque, di "trasformare l'istruzione" perseguendo gli obiettivi dell'Agenda 2030 dedicati ai temi : 4 Istruzione di qualità; 10 Ridurre le disuguaglianze; 16 Pace Giustizia e Istituzioni solide. Il focus Unesco sulla recente esplosione di discorsi di odio  Messaggi di odio e teorie del complotto che prendono di mira comunità specifiche e ne fanno il capro espiatorio sono diventati sempre più amplificati sui social media e su altre piattaforme online. Un recente sondaggio UNESCO/IPSOS condotto in 16 paesi ha rivelato che il 67% degli utenti Internet ha riferito di aver subito discorsi di incitamento all’odio online e che l’85% era preoccupato per l’impatto e l’influenza della disinformazione sui propri concittadini, considerandola una minaccia reale che può destabilizzare società. "In seguito all’attacco terroristico di Hamas contro civili israeliani del 7 ottobre 2023 - riporta l'Unesco - l’Anti-Defamation League ha riscontrato un aumento del 337% degli incidenti antisemiti negli Stati Uniti, del 320% in Germania, del 961% in Brasile rispetto all’anno precedente; e un aumento dell'818% rispetto agli ultimi 3 anni nei Paesi Bassi. Anche l’Institute for Strategic Dialogue (ISD) con sede nel Regno Unito ha riscontrato un aumento di 43 volte nel volume dei discorsi anti-musulmani su YouTube rispetto ai quattro giorni precedenti e successivi all’attacco". L’istruzione offre molteplici opportunità per affrontare le cause profonde dell’incitamento all’odio e sensibilizzare studentesse e studenti di tutte le età sulle sue forme e conseguenze online e offline. "Ciò include dotarli delle competenze necessarie per riconoscere e rispondere all’odio e all’ingiustizia, prepararli a rispettare il valore della diversità e dei diritti umani e insegnare loro a riconoscere la differenza tra incitamento all’odio e libertà di espressione". Con questo obiettivo la Conferenza Generale dell'UNESCO ha recentemente rivisto la sua Raccomandazione sull'Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e allo Sviluppo Sostenibile: "l’unico strumento di definizione di standard globali che illustra come l’istruzione può portare una pace duratura e promuovere lo sviluppo umano. Questo strumento plasmerà i sistemi e le politiche educative nei prossimi decenni, dalle leggi e politiche allo sviluppo dei programmi di studio, alle pratiche di insegnamento, agli ambienti di apprendimento e alle valutazioni".      

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