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Il M5s espelle De Falco, De Bonis, Valli e Moi: "Violati lo statuto e il codice etico"

Gregorio De Falco

Il collegio dei probiviri del M5S ha espulso dal Movimento i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il richiamo.

«Violazioni dell’articolo 11 dello statuto e dell’articolo 3 del codice etico». È questa la motivazione con cui il collegio ha espulso De Bonis, De Falco, Valli e Moi. Con l’aggravante, per il comandante De Falco, della parola «reiterate» che i probiviri aggiungono nelle violazioni allo Statuto del quale, a parare del M5S, il senatore è responsabile.

L’articolo 11 dello Statuto del Movimento, tra le motivazioni che fanno scattare le sanzioni da parte dei Probiviri, cita: «la perdita dei requisiti di iscrizione al "MoVimento 5 Stelle"; gravi violazioni dei doveri previsti dal presente statuto e dal codice etico; mancanze che abbiano provocato o rischiato di provocare una lesione all’immagine o una perdita di consensi per il MoVimento 5 Stelle, od ostacolato la sua azione politica; per gli iscritti eletti ad una carica elettiva, per gravi violazioni degli impegni assunti all’atto di accettazione della candidatura; il rilascio di dichiarazioni pubbliche relative al procedimento disciplinare medesimo».

L’articolo 3 del codice etico indica i doveri che, un eletto al Movimento, è tenuto a rispettare. Tra questi, a «votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del M5S». Obbligo che, nel caso di De Falco e De Bonis, è venuto meno sul voto al Senato del decreto sicurezza.

«Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto», ha scritto, in un tweet, il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio.

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