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La bandiera italiana compie 222 anni, Mattarella: "Tricolore simbolo di pace"

«La nostra bandiera è stata il testimone di tutti gli avvenimenti che hanno segnato il Risorgimento e la conquista dell’Unità d’Italia, sino alla Repubblica». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 222mo anniversario del Tricolore, «simbolo della patria», una celebrazione che ha unito il Paese, da Roma a Reggio Emilia.

«Nel Tricolore - prosegue il capo dello Stato - gli italiani hanno sempre visto riflettersi la loro storia comune. La bandiera è un testimone che viene passato di generazione in generazione per riaffermare i valori della nostra identità in un contesto internazionale che ci vede, raccolti nella comune casa europea, fermi sostenitori della pace e della cooperazione fra le genti».

Nella piazza del Quirinale, s'è svolto un cambio della guardia solenne con lo schieramento del reggimento corazzieri, quindi la Fanfara del IV reggimento carabinieri a cavallo. Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è stata invece a Reggio Emilia dove ha dato il via, come ogni 7 gennaio, alle celebrazioni della Giornata nazionale della Bandiera, che nacque proprio nella città il 7 gennaio 1797, come bandiera della Repubblica Cispadana.

Ma anche in questa giornata di unità nazionale si registra una polemica politica: la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, partito che ha il tricolore nel proprio simbolo, attacca duramente il presidente della Camera, Roberto Fico. Alla base dello scontro il tema della migrazione. Fico, nel suo messaggio, ricorda come il Tricolore rispecchi «l'unità del Paese intorno ai valori e ai principi fondamento della costruzione dell’ identità nazionale: la solidarietà, la riduzione delle diseguaglianze, la giustizia sociale, la tutela di tutti i diritti e le libertà fondamentali, la promozione della pace».

«Ricordarlo oggi - sottolinea Fico - significa riaffermare che l'Italia è un Paese che non lascia indietro nessuno dei suoi cittadini. Un Paese capace di costruire ponti e non muri».  Un riferimento implicito al tema caldo dell’immigrazione al quale Meloni replica su twitter: «È inaccettabile - scrive l’ex ministro - che un presidente della Camera utilizzi una festa dedicata alla Patria e all’identità nazionale per fare propaganda immigrazionista!».

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