Ha giocato d'anticipo, ufficializzando la sua candidatura a sindaco, il sessantacinquenne ragioniere in pensione, Mario Scozzafava ex funzionario di Poste Italiane. In realtà la sua discesa in campo non ha colto di sorpresa l'ambiente gimiglianese, in quanto già da tempo il suo nome era un po' sulla bocca di tutti in quanto la sua intenzione di correre con una propria lista era cosa abbastanza nota.
Ma il progetto di Scozzafava, collocato in quell'area moderata che strizza l'occhio a destra, “cozzava”, però, con il movimento uscente guidato dal sindaco Massimo Chiarella, anch'esso di ispirazione afferente alle coalizioni di centrodestra, quindi, era difficile far convivere due aspiranti leader anche se Chiarella, dopo il secondo mandato, non poteva puntare direttamente ancora alla poltrona di primo cittadino, ma era pronto a farsi promotore di una lista.
Da qui i contatti e le riunioni continue per “equilibrare” la strategia e presentarsi al corpo elettorale con un'unica formazione. Rimane ancora segreto il nome e il simbolo con i quali Scozzafava si presenterà alle elettrici e agli elettori. Da indiscrezioni abbastanza confermate, comunque, si evince solo che ci saranno tanti candidati giovani, sarà rispettata la parità di genere e che troveranno posto solo quattro dei consiglieri uscenti: Luigi Mussari, Saverio Paonessa, Cesare Paonessa e Giuseppe Mangiacasdale.
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