AGGIORNAMENTO DELLE 10:29. Nell’isola di Lampedusa e Linosa, al centro del fenomeno migratorio, stravince la Lega. Il partito di Matteo Salvini ottiene il 45,85%, più del doppio del Pd che tra i candidati a Strasburgo lancia Pietro Bartolo, il medico dei migranti. Il M5s si ferma a quota 16,83%, Fi all’8,23%. Gli altri sono sotto la soglia di sbarramento.
AGGIORNAMENTO DELLE 10:10. Il Movimento 5 Stelle primo partito ma in netto calo, l’exploit della Lega, la crescita di Fratelli d’Italia, il Pd in lieve ripresa mentre Forza Italia perde consensi. Sono questi i dati si sintesi delle elezioni europee in Calabria. A scrutinio praticamente completato, il quadro regionale consegna un M5s che primeggia, con il 26,7% e oltre 194mila voti (su un totale di 1,7 milioni di aventi diritto al voto), un dato superiore anche al trend nazionale, ma i pentastellati perdono ben 17 punti rispetto al dato delle Politiche 2018, quando toccarono in Calabria il 43,4% alla Camera. Rispetto alle Politiche del 2018 è, invece, notevole il balzo in avanti della Lega di Matteo Salvini, che a queste Europee in Calabria si attesa al 22,6% (con oltre 164mila voti), triplicando i consensi registrati nella regione nel voto per il Parlamento (5,6%). Sia pure con dimensioni meno eclatanti, in Calabria si registra anche l’ottimo risultato di Fratelli d’Italia: alle Politiche 2018 i meloniani raggiunsero il 4,55%, un dato più che raddoppiato adesso alle Europee (10,3%). Nel contesto del centrodestra, poi, Forza Italia in Calabria ottiene un dato migliore rispetto al trend nazionale, con un 13,3% che tuttavia segnala una netta flessione rispetto alle Politiche 2018, quando i forzisti alla Camera raggiunsero il 20,1%. Diverso l’andamento del Pd, che a queste Europee si attesta al 18,3%, inferiore al dato nazionale, ma superiore rispetto al 14,32% delle Politiche. Le elezioni europee in Calabria rivestono un significato politico importante perchè, secondo gli addetti ai lavori, ridefiniranno gli equilibri tra e negli schieramenti in vista delle future Regionali.
AGGIORNAMENTO DELLE 8:53. Matteo Salvini il più votato in Sicilia con 181.045 preferenze. La sua Lega si piazza al secondo posto con il 20,77%, dietro solo il Movimento 5 stelle al 31,18%, ma il vicepremier è leader per consensi nell’Isola. Secondo per voti il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, candidatosi con il Pd (16,63%), con 115.579 voti, quasi la metà dei circa 255.741 incassati del partito, davanti alle uscenti Caterina Chinnici (94.682) e Michela Giuffrida (49.266). Per i pentastellati il primo degli eletti è la 'Iena' Dino Giarrusso che 108.128 voti, utili a fargli vincere la 'conta' interna, con l’uscente Ignazio Corrao che ottiene 107.627 voti, che gli valgono il terzo posto nel podio. Per Forza Italia (16,99%) Silvio Berlusconi, un tempo re dei consensi al di qua dello stretto, si deve accontentare delel retrovie con 74.843 voti; poche centinatia di voti in più del capogruppo all’Ars Giuseppe Milazzo, imposto da Gianfranco Miccichè con 74.501 preferenze, che fa meglio dell’ex ministro e cuffariano Saverio Romano che ha totalizzato 72.566 voti. La leader di Fratelli d’Italia (7,62%), Giorgia Meloni, ha 54.901 preferenze; l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli staccato con 29.400 voti.
AGGIORNAMENTO DELLE 7:26. Ecco i risultati definitivi delle Europee in Sicilia: il Movimento 5 Stelle è il primo partito con 479.562 voti e il 31,1%; Lega Salvini Premier 319.439 (20,7%); Forza Italia 261.340 (16,9%); Partito Democratico 255.741 (16,6%); Fratelli d'Italia 117.131 (7,62%); +Europa-Italia In Comune-Pde Italia 29.089 (1,89%); La Sinistra 22.487 (1,46%); Europa Verde 18.009 (1,17%); Popolo Della Famiglia - Alternativa Popolare 8.613 (0,56%); Partito Animalista 7.618 (0,50%); Partito Comunista 7.134 (0,46%); Popolari per l'Italia 3.836 (0,25%); Casapound Italia - Destre Unite 3.549 (0,23%); Partito Pirata 2.370 (0,15%); Forza Nuova 2.017 (0,13%).
AGGIORNAMENTO DELLE 5:22. E’ stata del 56,10% l’affluenza in Italia alle elezioni europee 2019, in calo rispetto al 58,69% della precedente consultazione di riferimento. Lo rileva il Viminale. L’affluenza più alta è stata in Umbria (67,7%) ed Emilia-Romagna (67,3%), la più bassa in Sardegna (36,25%) e in Sicilia (37,51%).
AGGIORNAMENTO DELLE 4:40. La situazione in Sicilia è differente rispetto al trend nazionale. Nell'Isola il primo partito resta M5s. Secondo i dati provvisori (4.306 sezioni su 5.300), i grillini detengono il 31,35% dei consensi, la Lega il 20,76, il Pd 16,86 e, a poca distanza da questo, Forza Italia con 16,49%. Infine, tra i partiti che hanno superato lo sbarramento, c'è Fratelli d'Italia col 7,66%.
AGGIORNAMENTO DELLE 3:55. Quando è stata superata la metà degli scrutini, il dato italiano resta pressoché invariato rispetto ai primi dati. A 43.159 sezioni su 61.576 La Lega si conferma primo partito al 33,92%, segue il Pd a 23,79%. Terzo il Movimento 5 stelle a 16,55%. Forza Italia 8,35%, Fratelli dItalia 6,39 e +Europa 3,21%.
AGGIORNAMENTO DELLE 03:09. Si avvia verso la metà lo scrutinio delle schede in Calabria. I dati si riferiscono a 27.823 voti su un totale di 61.576. Anche qua la Lega si assesta al primo posto, con il 32,22%, seguita dal Partito Democratico (25,07), dal M5S (17%), Forza Italia (8,11%), Fratelli d'Italia (6,35%).
AGGIORNAMENTO DELLE 01:40. Quando è stato scrutinato circa il 12 per cento delle sezioni i dati danno la Lega al 32,67%, il Pd al 24,84 seguito dal Movimento 5 stelle al 16,84%. Seguono Forza Italia al 7,54% e Fratelli d'Italia al 6,34. Le altre liste sono tutte sotto il 4 per cento. In Sicilia, con 640 sezioni scrutinate su 5300, M5s è il primo partito con il 31,32%. Seguono Lega con il 20,9%. FI con il 16,54%, Pd con il 15,81%, Fdi con 8,72%.
AGGIORNAMENTO DELLE 00:51. In base alla terza proiezione, con una copertura del 21%, del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega si conferma il primo partito con il 32,1%. Il Pd è al 22, M5S è al 19,5%, Forza Italia 9,4%, Fratelli d’Italia al 5,8%, e Più Europa al 3,2%.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 00:24. La seconda proiezione Rai ad opera del Consorzio Opinio Italia vede sempre la Lega in testa nel voto per le Europee con il 30%. Conferma ancora il sorpasso Pd ai danni di M5s: 21,8 (+0,5 sulla prima proiezione) contro il 20,7% (anche qui +0,5). Forza Italia è data al 9,8% (-0,2); Fratelli d’Italia confermati al 6%, +Europa al 3,7% (-0,2). Il campione esaminato è ora dell’11%.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 00:06. Secondo la prima proiezione realizzata da Swg per La 7 per le Europee (copertura all’8%) la Lega consolida il primato emerso dagli exit poll e va al 32%. Il Pd è il secondo partito al 21,7% seguito dal Movimento 5 Stelle al 19,6%. Forza Italia è all’8,6% e Fratelli d’Italia al 6,2%.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 23:44. In base al secondo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle Europee la Lega si conferma il primo partito con il 27-31%. Il Pd è al secondo ma con una forchetta un po' limata rispetto al primo exit e pari al 20,5-24,5% (era al 21-25). Conferme per M5s (18,5-22,5), Forza Italia (8-12%), Fratelli d'Italia (5-7%).
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La Lega di Matteo Salvini primo partito, in bilico attorno al 30%. Il M5s di Luigi Di Maio in netto calo rispetto alle politiche di un anno fa, attorno al 20%, con il serio rischio di finire solo terzo, dopo il Pd.
Oltre la soglia di sbarramento, anche Forza Italia, che mira a superare il 10% e Fdi: +Europa rischia di non farcela per poco. E' solo una prima fotografia, a urne appena chiuse. Ma se gli exit poll fossero confermati dallo spoglio, le elezioni europee sancirebbero un cambio di equilibri nella politica italiana.
Le ripercussioni sul governo si vedranno solo nei prossimi giorni ma i Cinque stelle sembrano pagare a caro prezzo l'alleanza di governo, mentre Salvini ribalta totalmente i rapporti di forza. In una tornata che mette in ballo anche 3800 Comuni e la Regione Piemonte, cresce l'affluenza rispetto alle europee del 2014: alle 19 ha votato il 41,92% degli aventi diritto, un punto in più di cinque anni fa.
I primi a Roma italiani scorrono mentre già si sa qualcosa di quel che accade nel resto d'Europa: popolari e socialisti perdono terreno, i sovranisti crescono ma non sfondano, i verdi sono protagonisti di un vero e proprio exploit. Un boom ecologista che però non riguarda l'Italia, dove Europa verde, con +Europa, La Sinistra e Rifondazione comunista vanno verso l'esclusione dal Parlamento europeo, sotto il 4%. Al termine di una campagna elettorale al vetriolo, segnata da uno scontro tra i partiti di governo tanto duro da offuscare la posta in palio a Bruxelles, gli occhi sono tutti puntati sulla performance dei gialloverdi.
La Lega, che nel 2014 era al 6% e solo un anno fa al 17%, conferma le attese della vigilia con una crescita esponenziale che ne fanno il primo partito: secondo gli exit poll di Opinio per la Rai, Salvini oscilla tra il 27 e il 31%. Si prepara a festeggiare il "cambiamento" che già nel pomeriggio, al momento del voto, diceva di "sentire nell'aria". E a riscuotere le sue azioni in crescita nel governo. Ma anche la Lega tiene d'occhio il dato M5s, che sembra essere clamoroso. Gli exit poll stimano infatti il M5s tra il 18,5 e il 22,5%, con il serio rischio di finire solo terzo, dopo il Pd, che quotato tra il 21% e il 25%, in crescita rispetto al 19% delle politiche.
Il Movimento, all'esito di una campagna guidata tutta da Di Maio - assenti Beppe Grillo e Alessandro Di Battista - rischia di vedersi sorpassato dai Dem di Nicola Zingaretti. E fare addirittura peggio del 2014, quando si fermò al 21% mentre Matteo Renzi sfondava il 40%. Se il dato degli exit poll fosse confermato, si tratterebbe di un crollo di oltre dieci punti rispetto al 32% delle politiche di un anno fa. Mentre al Nazareno farebbe premio la scelta unitaria del nuovo segretario. Con un dato del genere, non solo rischierebbero di cambiare gli equilibri dentro il Movimento ma Di Maio dovrebbe prendere le contromisure nel governo, di fronte allo strapotere leghista. Prima del voto Salvini escludeva l'ipotesi di un rimpasto, nonostante circolasse addirittura l'ipotesi di una sostituzione di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Ma se davvero ci fosse il tracollo M5s tutto tornerebbe in discussione. Di certo, però, il Movimento non avrebbe interesse a tornare alle urne. E lo stesso Salvini dovrebbe fare le sue valutazioni. Il centrodestra esce infatti forte dalle urne, con Fi stimato tra l'8 e il 12% e Fdi tra il 5 e il 7%. La Lega dovrebbe tenere però conto della tenuta di Forza Italia, con la guida di Silvio Berlusconi, che si prepara al debutto da Eurodeputato e intende giocare la sua partita nel Ppe. Sembrano destinati a restare sotto la soglia tutti gli altri schieramenti. +Europa di Emma Bonino e Federico Pizzarotti potrebbe non farcela di poco, mentre non sembrano avvicinarsi al 4% di sbarramento Europa verde, La Sinistra e Rifondazione comunista.
«Una sola parola: GRAZIE Italia!». Così Matteo Salvini su twitter commenta i primi exit poll delleelezioni europee postando anche una sua foto con un cartello scritto a penna dove si legge «1/o partito in Italia, grazie».
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