Una maglietta "pro-femminicidio" in vendita da Carrefour e scatta subito la bufera.
«Se una donna parla troppo, meglio liberarsene? L’azienda sposa questo messaggio? Gravissimo, specie in un paese in cui la violenza contro le donne è notizia di ogni giorno. Chiariscano, o dovrò buttare la mia tessera». Lo scrive su Twitter la senatrice del Pd Monica Cirinnà, postando la foto della maglietta in vendita presso la celebre catena di supermercati in cui viene raffigurata una donna che parla ad uomo, il quale se ne libera, gettandola di sotto.
Sulla maglietta compaiono in un riquadro un uomo e una donna stilizzati in cui lei urla nell’orecchio di lui, e sotto la scritta: "problem". Nel riquadro accanto c'è solo l’uomo con il braccio teso perchè ha cacciato la donna, buttata giù fuori dal riquadro a testa in giù e la scritta: "solved" (ovvero problema risolto).
«È gravissimo che un’azienda produca magliette che incitano al femminicidio. Ancora più grave che una nota catena di supermercati si metta a disposizione per distribuirle». Lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli, capogruppo in commissione diritti umani.
«In un Paese dove ogni 72 ore una donna viene uccisa, la mercificazione di una tragedia di queste dimensioni è un fatto intollerabile - aggiunge - L’azienda Skytshirt fermi subito la produzione e Carrefour Italia ritiri immediatamente il prodotto dai propri negozi».
Immediata la replica di Carrefour Italia: "Le due unità poste erroneamente in vendita in un unico punto vendita di Roma, appartengono ad un lotto che non avrebbe dovuto essere commercializzato". E comunque "a seguito della segnalazione ricevuta nella giornata di ieri tramite social, Carrefour Italia ha immediatamente provveduto al ritiro delle magliette e contemporaneamente avviato una indagine interna per comprendere le dinamiche dell'accaduto. In questo modo è stato immediatamente chiarito che quanto accaduto è un mero errore materiale nel rifornimento di quel singolo punto vendita". Carrefour Italia, inoltre, "si scusa con tutti coloro che si sono sentiti offesi dai contenuti della maglietta", contraria ai "principi di inclusione e rispetto" che l'azienda promuove sul territorio italiano.
"Questa tipologia di prodotti - sottolinea la nota - è acquistata a seguito di una negoziazione con fornitori terzi che sottopongono per approvazione le grafiche delle magliette fornite. Il soggetto in particolare, insieme ad un altro, non è mai stato autorizzato da Carrefour Italia e l'azienda, accortasi alcuni mesi fa dell'errore di fornitura, aveva già provveduto al ritiro delle magliette dall'intera rete nazionale".
Carrefour Italia "fa della tutela della diversity e dell'impegno contro la violenza verso le donne un valore centrale nel proprio operato, come concretamente testimoniato dalle numerose iniziative che quotidianamente coinvolgono
l'intera rete di collaboratori e clienti e dal sostegno ad organizzazioni no profit terze impegnate su questi temi".
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