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Coronavirus, aiuti a imprese e famiglie: reddito d'emergenza per chi "non ha niente"

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri

Un aiuto alle famiglie più in difficoltà: chi "non ha niente" potrà chiedere il nuovo reddito di emergenza, che potrà essere chiesto anche a chi accede già al reddito di cittadinanza.È uno dei provvedimenti contenuti nel maxi-piano da 500 miliardi del governo per arginare i danno devastanti del Coronavirus per l'economia Italiana.

Mano tesa alle imprese, subito, con il piano per aumentare le garanzie pubbliche e dare liquidità, anche alle aziende più grandi, per oltre 500 miliardi. E poi, con il decreto di aprile che arriverà a ridosso di Pasqua, interventi mirati per chi ha avuto più danni con l'emergenza Coronavirus, dagli autonomi alle piccole attività che hanno dovuto chiudere, che potrebbero vedere salire il bonus, alle famiglie, comprese quelle più in difficoltà, per il quale il governo punta a stanziare fino a 3 miliardi.

Per fare arrivare risorse fresche "all'economia reale", che il Pd chiede siano vincolate, però, "al mantenimento dei posti di lavoro", l'esecutivo ha deciso di anticipare con un decreto ad hoc il nuovo intervento sulle garanzie, che dovrebbe arrivare in Cdm già venerdì. E non si esclude che in quella occasione si possa procedere anche con il rafforzamento del Golden power per proteggere anche banche e assicurazioni dal rischio scalata come anche suggerito dal presidente Abi Patuelli che ha esortato a guardare alle misure già varate dalla Francia.

Per aiutare il comparto produttivo, spiega il ministro Roberto Gualtieri, si tratterà di "rafforzare" le misure già adottate con il decreto Cura Italia - quindi con ogni probabilità, potenziare sia il Fondo di Garanzia delle Pmi sia le possibilità di intervento di Cdp - per arrivare al "rilascio di garanzie fino al 90% per importi di finanziamento anche molto significativi a tutte le imprese italiane".

Accanto al bonus arriverà, ribadisce la titolare del Lavoro, Nunzia Catalfo, anche il reddito di emergenza, che potrebbe arrivare invece fino a "600 euro", con un ampliamento temporaneo della platea reddito di cittadinanza, "allentando il criterio della proprietà della casa".

Per le famiglie, inoltre, il ministro Elena Bonetti insiste a chiedere di estendere ai figli fino a 14 anni l'assegno mensile per i nuovi nati (160 euro a figlio per i redditi Isee fino a 7mila euro, 120 tra i 7 e i 40mila e 80 euro per i redditi superiori).

Intanto con la conversione del decreto Cura Italia potrebbe arrivare uno 'scudo' per medici e infermieri, con un intervento sulla responsabilità che protegga gli operatori dal rischio cause per errori nell'emergenza. In più, "per dare il giusto valore al coraggio di chi si sta battendo in prima linea" il ministro della P.a. Fabiana Dadone annuncia l'intenzione di estendere il riconoscimento di 'vittime del dovere' ai lavoratori rimasti "in trincea" e colpiti dal virus.

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