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Martella: l'editoria ha retto ma ora servono misure di sostegno

Andrea Martella

"In questo scenario di emergenza, il settore dell'informazione ha svolto e continua a svolgere una funzione essenziale di pubblico servizio". Parte da qui il sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, che, nella sua audizione in commissione Cultura alla Camera, annuncia una serie di misure a sostegno del settore già nel prossimo decreto allo studio del governo.

Un ventaglio di interventi, con risorse ancora da definire, per far fronte alla crisi che stanno affrontando quotidiani e altre realtà imprenditoriali. Martella sottolinea che "il sistema nazionale dell'informazione ha dato nell'emergenza una buona prova di tenuta, come testimoniato dalla crescita di lettori e di utenti dei servizi informativi", anche "grazie alle scelte effettuate da governo e Parlamento a partire dall'ultima legge di bilancio".

Tale tenuta - rimarca però il sottosegretario - non può neutralizzare gli effetti negativi del crollo della pubblicità, principale fonte di sostentamento soprattutto per le testate locali e quelle più piccole. Da qui gli interventi a sostegno degli investimenti pubblicitari contenuti nel Cura Italia e quelli che si stanno studiando per il prossimo decreto.

Oltre al rafforzamento degli incentivi alla ripresa degli investimenti pubblicitari da parte delle imprese, si stanno valutando l'introduzione di un credito di imposta per l'acquisto della carta per i giornali, che potrebbe essere esteso anche al libro, e la forfettizzazione delle rese dei giornali che dovrebbe essere portata al 100% per abbattere il peso dell'imposizione Iva a beneficio dell'intera filiera.

Tra le misure, l'introduzione di un credito di imposta ad hoc per i servizi digitali, servizi di server, hosting e banda larga, a vantaggio delle testate online, per favorire quella transizione che l'emergenza in atto ha accelerato. Martella ricorda il ruolo centrale delle agenzie di stampa, la cui importanza "si è apprezzata nel corso dell'emergenza", annunciando una nuova proroga, che dovrebbe essere di un anno, dei contratti per i servizi di informazione primaria alla pubblica amministrazione ora in scadenza il 31 dicembre 2020, in attesa di una legge che consenta di superare l'obbligo delle gare.

Altro settore in difficoltà è quello delle edicole che, dopo la decisione di escluderle dalle attività di cui si è disposta la chiusura, dovrebbero poter beneficiare di un bonus una tantum per la remunerazione dei servizi, come quello della consegna a domicilio di quotidiani e riviste, svolta nel corso del lockdown.

Martella fa sapere anche di voler accelerare sul fronte della legge quadro del sistema, chiamata Editoria 5.0, della quale spera di gettare le fondamenta entro la prossima legge di bilancio per accompagnare il rilancio del settore e sostenere, attraverso l'equo compenso, il reddito dei giornalisti precari. Altro fronte caldo è quello della lotta alla pirateria, dopo gli interventi di Agcom e procura di Bari che hanno messo un freno ai canali Telegram che diffondevano copie non autorizzate dei quotidiani.

Il sottosegretario, annunciando una campagna di comunicazione istituzionale sul tema, auspica che venga recepita entro l'anno la direttiva europea sul copyright. "Siamo soddisfatti per le parole di Martella - commenta il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti -. Lanciamo un appello affinché l'iter di approvazione della legge sul copyright sia il più celere possibile, anticipando il recepimento di alcune disposizioni più urgenti come l'introduzione del diritto connesso a favore degli editori". Un plauso alle iniziative del governo arriva anche dalla Fnsi.

"Sono condivisibili le misure di sostegno annunciate dal sottosegretario, che ha recepito anche le istanze avanzate dalla Federazione - sottolinea il segretario Raffaele Lorusso -. I provvedimenti che saranno inseriti nel decreto annunciato dal governo sono necessari per affrontare la fase legata all'emergenza Covid-19, alleviando le difficoltà di tutti gli organi di informazione".

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